Fonte: SIR
“Il Papa ha avuto parole di affetto e di attenzione per l’Iraq. Con noi iracheni è stato molto gentile e ha dimostrato di conoscere bene e di seguire da vicino la situazione del nostro Paese”. Nel giorno in cui Benedetto XVI ha ricordato, nell’udienza del mercoledì, il suo recente viaggio in Terra Santa nel quale ha pregato tanto per i cristiani mediorientali, senza dimenticare quelli che vivono in difficoltà come in Iraq, mons. Shlemon Warduni vicario patriarcale di Baghdad, parla al Sir dell’incontro del Pontefice con la delegazione irachena ad Amman.
“Benedetto XVI ha voluto esprimere innanzitutto soddisfazione per l’impegno profuso dalla Giordania nel campo dell’accoglienza dei rifugiati iracheni ed ha chiesto a tutti i leader politici e religiosi di fare il possibile perché l’Iraq trovi la pace e i diritti dei cristiani vengano rispettati e garantiti”. “La situazione in Iraq – ha aggiunto - può dirsi migliorata ma lungi dall’essere normale. Il tunnel è ancora lungo. Sono di questi giorni il rapimento di un insegnante cristiano, a sud di Kirkuk, e l’omicidio di un bambino, anch’esso cristiano, di soli 5 anni in un distretto di Mosul”. “Non dimenticheremo le parole che il Santo Padre ha detto al card. Delly che guidava la nostra delegazione: ‘io – ha detto il Papa – prego sempre per gli iracheni’. Abbracciando tutti noi ha voluto abbracciare tutto l’Iraq con il suo popolo”.