"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

22 maggio 2009

Un nuovo allarme per la comunità cristiana di Baghdad

By Baghdadhope

La scorsa domenica in ogni chiesa di Baghdad un allarmante appello è stato letto ai fedeli.

Questo è ciò che Mons. Shleimun Warduni, vicario del patriarca caldeo, ha dichiarato a Baghdadhope.
"Circa da un paio di settimane alcune persone stanno contattando le famiglie cristiane a Baghdad convincendole ad iscriversi in un registro in modo che, questo è ciò che dicono, verrà dato loro del denaro proveniente dal papa. Non è vero".
E' questo è il motivo dell'appello fatto nelle chiese?
"Sì, abbiamo messo in guardia la comunità a non iscriversi in nessun registro, di diffidare di queste persone perché ciò che dicono è falso".
Chi sono queste persone? E perché agiscono così?
"Non sappiamo ancora chi siano. Si presentano come membri di un'organizzazione che può aiutare le famiglie cristiane ad ottenere del denaro donato dal Vaticano. Non sappiamo ancora perché stano mentendo in questo modo. Sappiamo solo che può essere potenzialmente pericoloso e che è per questo che abbiamo consigliato alla nostra gente di essere attenta."
Vuole spiegare come potete essere sicuri che queste persone stiano mentendo?
"Sì. Se il caso fosse vero si dovrebbe seguire un preciso iter burocratico. La prima a sapere del denaro dovrebbe essere la Nunziatura Apostolica quindi, per la chiesa caldea per esempio, il Patriarcato, e poi la Caritas che dovrebbe prendersi cura della sua distribuzione alle persone bisognose."
Cosa faranno i capi cristiani per fermare questo potenziale pericolo?
"Cercheremo di sapere chi sono queste persone ed il loro scopo. E continueremo a mettere in guardia i membri della nostra comunità. Hanno già sofferto così tanto e non meritano di essere truffati o, peggio ancora, messi in pericolo".