Sono lieto di inviare un cordiale saluto ai musulmani del mondo intero che, in questi giorni, celebrano la conclusione del mese di digiuno del Ramadan. A tutti rivolgo l'augurio di serenità e di pace!
Contrastano drammaticamente con questo clima gioioso le notizie che provengono dall’Iraq sulla gravissima situazione di insicurezza e sulle efferate violenze a cui sono esposti moltissimi innocenti solo perché sciiti, sunniti o cristiani.
Percepisco la viva preoccupazione che attraversa la comunità cristiana e desidero assicurare che sono vicino ad essa, come pure a tutte le vittime, e per tutti chiedo forza e consolazione. Vi invito, inoltre, ad unirvi alla mia supplica all’Onnipotente affinché doni la fede e il coraggio necessari ai responsabili religiosi e ai leaders politici, locali e del mondo intero, per sostenere quel popolo sulla strada della ricostruzione della Patria, nella ricerca di equilibri condivisi, nel rispetto reciproco, nella consapevolezza che la molteplicità delle sue componenti è parte integrante della sua ricchezza.