«Donando per la celebrazione di Sante
Messe, i cattolici italiani offriranno sollievo non solo ai cari
defunti, ma anche ai tanti sacerdoti nel mondo che, afflitti da
persecuzioni o povertà, celebrano per loro e si sostengono con le loro
offerte».
Così scrive monsignor Antoine Audo in una lettera indirizzata alle migliaia di benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre, nella quale il vescovo caldeo di Aleppo invita, in occasione della commemorazione dei defunti del 2 novembre, a far celebrare Sante Messe per i loro cari da sacerdoti della Chiesa sofferente in tante regioni del pianeta, innanzitutto in Siria.
Così scrive monsignor Antoine Audo in una lettera indirizzata alle migliaia di benefattori di Aiuto alla Chiesa che Soffre, nella quale il vescovo caldeo di Aleppo invita, in occasione della commemorazione dei defunti del 2 novembre, a far celebrare Sante Messe per i loro cari da sacerdoti della Chiesa sofferente in tante regioni del pianeta, innanzitutto in Siria.
ACS offre infatti la possibilità ai
propri benefattori di far celebrare delle Sante Messe, secondo le loro
intenzioni, da sacerdoti della Chiesa che soffre. Tale sostegno
costituisce l’unica “entrata” per migliaia di ministri di Dio che in
molte aree povere del mondo non possono contare sulle offerte dei propri
fedeli, ma al contrario devono sostenere anche economicamente il
proprio gregge. Ogni anno ne vengono celebrate più di un milione. Nel
2016 sono state 1.435.888, ovvero una ogni 22 secondi. I contributi
donati hanno permesso di sostenere 43.027 sacerdoti – ovvero uno ogni
nove nel mondo – in particolare in Africa (14.403) e in Asia (11.293).
«Ancora grazie per la vostra
generosità», scrive monsignor Audo ai benefattori italiani di ACS,
ringraziandoli a nome delle «martoriate comunità siriane» e dei tanti
«nostri fratelli nel mondo che con il vostro aiuto sono ancora presenti
in alcune aree del mondo nonostante i fondamentalismi». «Questa realtà
descrive magnificamente una comunità unita nella carità!»
Un ringraziamento ai benefattori ACS che
donano per le intenzioni di Sante Messe giunge anche dal Pakistan, da
monsignor Joseph Coutts, arcivescovo di Karachi e presidente della
Conferenza episcopale pachistana. «È anche grazie a voi – scrive il
presule – se in Pakistan la Chiesa cattolica consente alla comunità
cristiana, tra le più povere del Paese, di far fronte alle necessità
quotidiane e di istruire i più giovani».