"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

21 gennaio 2010

Sara Basam. 8 anni. Gravemente ferita a Mosul

By Baghdadhope*

Fonte delle notizie: Ankawa.com

Secondo il sito web Ankawa.com un ordigno esplosivo è esploso oggi pomeriggio nel quartiere di Hay Al Sa'a a Mosul di fronte ad una casa abitata da una famiglia cristiana ferendo gravemente Sara Basam, una bambina di 8 anni. (1)
Un ennesimo episodio di violenza a danno della comunità cristiana che non sa come difendersi se sono vere le testimonianze riportate secondo le quali per ordine del governatore della città, Athiel Abdul Aziz An-Nujaifi, le forze di sicurezza stanno impedendo ai cristiani di lasciare la città per dirigersi verso i villaggi della Piana di Ninive, la zona cuscinetto contesa da arabi e curdi che ha una forte componente cristiana. (2)
Sono iniziate intanto le dichiarazioni di prammatica a proposito della situazione a Mosul. Così il consiglio dei vescovi i Mosul ha rilasciato una lettera di condanna di tutti gli atti di violenza definiti come un insulto a Dio, appellandosi nello stesso tempo alla comunità cristiana perchè abbia fede e pazienza nella consapevolezza che questi attacchi non riusciranno a distruggere il modello di convivenza tra le diverse religioni che Mosul ha rappresentato in passato. (3)
Parole simili sono state espresse nel corso di una riunione organizzata dal governatore di Mosul e dal capo del consiglio provinciale di Ninive, Jabor Al-Abid, che ha visto protagonisti personalità religiose cristiane e musulmane, capi tribù e dignitari della città. Dell'appartenenza della comunità cristiana al tessuto cittadino ed al contributo da essa data alla sua storia ha parlato Athiel Abdul Aziz An-Nujaifi che ha anche invitato le forze di sicurezza a mantenere la sicurezza in città ed a proteggere i cristiani ed i loro luoghi di culto. (4)
Leggermente diverse sono invece le parole della dichiarazione ricevuta e riportata sempre da Ankawa.com del Patriarca della chiesa caldea, Cardinale Mar Emmanuel III Delly, che ha evitato di fare riferimento preciso alle violenze che stanno colpendo i cristiani preferendo mantenere un atteggiamento di basso profilo parlando di tutte le vittime: "figli della grande famiglia irachena" mai nominando esplicitamente la sua componente cristiana. (5)