"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

14 gennaio 2010

No alla strada intitolata a Saddam Hussein

By Baghdadhope *

Non sono solo gli italiani a discutere in questo periodo dell'opportunità di intitolare una strada ad un defunto leader politico. E' capitato, infatti, anche agli iracheni che hanno appreso la decisione presa dalla città di Karak (120 km a sud di Amman) di intitolare una strada a Saddam Hussein. Decisione che ha immediatamente sollevato le proteste sia del governo iracheno che di quello kuwaitiano. Secondo le parole del sindaco di Karak, Mohammed Sarayrah, riferite da AP, un certo numero di cittadini di Mazra'a, un piccolo villaggio parte del governatorato di Karak, aveva chiesto che una strada fosse intitolata all'ex dittatore iracheno. Il numero di richieste aveva reso questa richiesta legittima. Ma, è lo stesso Sarayrah a dirlo, il governo del regno hashemita ha deciso, dietro pressioni diplomatiche di Iraq e Kuwait, di annullarla.
Soddisfazione per la presa di posizione del governo di Amman è stata espressa dal capo del centro nazionale per i media iracheno, Ali al-Moussawi, e dall'ambasciatore kuwaitiano in Giordania, Faisal Al-Sabah che aveva avuto rassicurazioni in tal senso dal primo ministro giordano Samir Rifai. Secondo alcune fonti anonime del parlamento kuwaitiano se la questione non fosse stata risolta i parlamentari avrebbe richiesto il congelamento dei rapporti con la Giordania. Provvedimento richiesto anche al governo iracheno dal partito sciita Islamic Supreme Council of Iraq.