Fonte: SIR
“Una penitenza per tutto l’Iraq”. Così il vicario patriarcale caldeo di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, presenta al Sir il “Digiuno di Ninive”, che si apre oggi (fino al 27) e che fa memoria di quando, guidati dal profeta Giona, gli abitanti di Ninive si convertirono a Dio. “Preghiamo per tutti e non solo per noi. Abbiamo bisogno di fare penitenza per l’Iraq, perché il Signore conceda il dono della pace, della sicurezza e della stabilità al nostro Paese e al mondo intero”. La pratica, afferma il Vicario, “è molto seguita dai fedeli caldei i quali si astengono totalmente dal cibo dall’alba fino a mezzogiorno, e mangiando nel prosieguo della giornata solo verdure, rinunciando anche a pesce, carne e derivati del latte. Il tutto accompagnato dalla preghiera, al mattino o al pomeriggio. In questi momenti le chiese si affollano di fedeli”. Un’intenzione particolare del digiuno sarà rivolta anche al Sinodo per il medio Oriente di ottobre: “un momento molto importante per tutte le nostre Chiese – dichiara mons. Warduni – che si trovano in grandi difficoltà politiche, religiose, sociali, economiche e con il fondamentalismo e fanatismo che avanzano. Il nostro auspicio è che questa assemblea favorisca la comunione e l’unità dei cristiani mediorientali, quindi un rafforzamento per far sentire la nostra voce. La divisione, infatti, ci indebolisce e ci impoverisce”.