Fonte: SIR
“I problemi non si risolvono con la pena di morte. Ci sono le prigioni ed altri mezzi per perseguire la giustizia. La vita è la cosa più grande”. Con queste parole, l’arcivescovo di Kirkuk, mons. Louis Sako commenta al Sir la condanna da parte della presidenza di turno dell’Ue del governo di Baghdad alla luce delle notizie secondo cui “una ventina di esecuzioni capitali” sarebbero state effettuate “negli ultimi giorni”, mentre si preparerebbero “nuove esecuzioni di massa”. “La pena di morte è un atto orribile – stigmatizza mons. Sako - non é giustificabile umanamente e spiritualmente. E’ un’offesa alla vita e al Creatore. Dio confida anche nell’uomo cattivo perché si converta. I problemi non si risolvono con la morte”. “L'Iraq vive una situazione ancora instabile. Si registrano dei miglioramenti ma i rapimenti, le esplosioni e gli omicidi continuano. L'Iraq deve camminare verso uno Stato di diritto e per far questo ci vuole tempo, riconciliazione e formazione della gente e delle coscienze per evitare vendette”. “Penso - conclude l’arcivescovo - che la comunità internazionale debba imporre a tutti i Paesi la soppressione della pena capitale che é una vergogna per l'umanità intera”.