"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

8 dicembre 2006

Organizzazione Conferenza Islamica richiama all'ordine i capi religiosi iracheni ricordando loro di essersi impegnati a fermare le lotte settarie

Il 22 ottobre scorso, con il patrocinio della Organization of the Islamic Conference, era stato firmato alla Mecca un documento di riconciliazione per mettere fine alle violenze settarie che insanguinano l’Iraq.

Il documento era stato sottoscritto da 29 rappresentanti religiosi iracheni, sunniti e sciiti, ma non era stato sottoscritto dal Grand Hayatollah Ali Al Sistani e da Muqtada Al Sadr, una cosa che ne aveva decisamente ridimensionato l’importanza visto il peso politico dei due capi sciiti.
Che quel documento sarebbe rimasto lettera morta era prevedibile, ora se ne ha la conferma dallo stesso Segretario Generale della Organization of the Islamic Conference, Ekmeleddin Ihsanoglu che, visto il continuare delle violenze, ha invitato i capi religiosi musulmani iracheni a rispettare gli impegni presi alla Mecca:

“Perchè non chiedete ai vostri fedeli di mettere fine a questo carnaio così come avevate giurato di fare di fonte a Dio? Perchè non cercate di risparmiare il sangue musulmano come vostro primo dovere secondo la legge di Dio, la vostra coscienza e la vostra umanità?
La situazione presente richiede che voi facciate tutto ciò che è nelle vostre possibilità per onorare il vostro dovere."