By Fides
I Partiti politici iracheni con più potere hanno piazzato i propri
emissari anche nei seggi parlamentari riservati, dal sistema
istituzionale nazionale, ai rappresentanti appartenenti alla componente
cristiana.
Lo stesso “furto” delle quote di rappresentanza spettanti ai cristiani si verifica negli organismi comunali e amministrativi. Lo denuncia ancora una volta il Cardinale Louis Raphael Sako, Patriarca di Babilonia dei caldei. In un articolato intervento sulle vere ragioni dell’esodo dei cristiani dall’Iraq, il Primate della Chiesa caldea enumera le cause e i possibili rimedi per i fenomeni di emigrazione che stanno indebolendo la presenza stessa dei cristiani in Iraq, e rischiano di cancellare per sempre la pluralità di identità religiose, culturali e etniche che rappresentava una risorsa della convivenza nazionale. “Nel 1970” riconosce il Patriarca Sako “i cristiani erano circa il 5% della popolazione dell'Iraq, e dopo la caduta del precedente regime nel 2003, la loro percentuale scese a meno del 2%”.
Lo stesso “furto” delle quote di rappresentanza spettanti ai cristiani si verifica negli organismi comunali e amministrativi. Lo denuncia ancora una volta il Cardinale Louis Raphael Sako, Patriarca di Babilonia dei caldei. In un articolato intervento sulle vere ragioni dell’esodo dei cristiani dall’Iraq, il Primate della Chiesa caldea enumera le cause e i possibili rimedi per i fenomeni di emigrazione che stanno indebolendo la presenza stessa dei cristiani in Iraq, e rischiano di cancellare per sempre la pluralità di identità religiose, culturali e etniche che rappresentava una risorsa della convivenza nazionale. “Nel 1970” riconosce il Patriarca Sako “i cristiani erano circa il 5% della popolazione dell'Iraq, e dopo la caduta del precedente regime nel 2003, la loro percentuale scese a meno del 2%”.
Il Cardinale caldeo riporta casi ed esempi concreti delle
discriminazioni che penalizzano i cristiani nella vita ordinaria, anche
attraverso la loro marginalizzazione nell’accesso alle cariche pubbliche
e accademiche.
Maryam Maher - riferisce il Patriarca nel suo intervento, inviato all’Agenzia Fides - è una giovane cristiana laureatasi con alti voti, inserita dal Ministero dell'istruzione superiore e della ricerca scientifica tra i laureati segnalati per le nomine, ma gli organismi competenti hanno ignorato tale segnalazione, “perché lei è cristiana”.
Maryam Maher - riferisce il Patriarca nel suo intervento, inviato all’Agenzia Fides - è una giovane cristiana laureatasi con alti voti, inserita dal Ministero dell'istruzione superiore e della ricerca scientifica tra i laureati segnalati per le nomine, ma gli organismi competenti hanno ignorato tale segnalazione, “perché lei è cristiana”.
Anche la nomina del nuovo Presidente dell’Università di Hamdanyia – fa
sapere il Cardinale – non è stata portata a termine perché il candidato
più accreditato era un professore cristiano. Non ha trovato finora
alcuna attuazione la legge approvata dal Consiglio dei Ministri nel 2018
che disponeva l’assunzione di cristiani negli enti pubblici e
amministrativi, al posto di impiegati o funzionari cristiani che vanno
in pensione o lasciano i posto di lavoro pubblico.
Tra i fattori di disagio e di discriminazione sofferti dai cristiani, il
Patriarca Sako ricorda anche la mancata istituzione di tribunali
speciali chiamati a legiferare su materie afferenti allo status
personale: tutti i non musulmani – spiega il Cardinale iracheno - devono
sottoporre alle Corti islamiche i casi e le dispute su questioni
religiose, ereditarie e matrimoniali che li vedono coinvolti.