"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

9 novembre 2018

Incontro del Santo Padre Francesco con Sua Santità Mar Gewargis III, Catholicos-Patriarca della Chiesa Assira dell’Oriente

By Sala Stampa Santa Sede

Discorso del Santo Padre

Santità,
cari fratelli!
«Pace e carità con fede da parte di Dio Padre e del Signore Gesù Cristo» (Ef 6,23). Con le parole dell’Apostolo Paolo saluto voi e, per vostro tramite, i Membri del Santo Sinodo, i Vescovi, il clero e tutti i fedeli della cara Chiesa Assira dell’Oriente.
Sono passati due anni dal nostro primo incontro, ma nel frattempo, ho avuto la gioia di incontrare nuovamente Vostra Santità lo scorso 7 luglio a Bari, in occasione della Giornata di riflessione e preghiera per la pace in Medio Oriente, anche da Lei tanto auspicata. Condividiamo infatti la grande sofferenza che deriva dalla tragica situazione che vivono tanti nostri fratelli e sorelle in Medio Oriente, vittime della violenza e spesso costretti a lasciare le terre dove vivono da sempre. Essi percorrono la via crucis sulle orme di Cristo e, pur appartenendo a comunità differenti, instaurano tra loro rapporti fraterni, diventando per noi testimoni di unità. È per la fine di tanto dolore che più tardi pregheremo insieme, invocando dal Signore il dono della pace per il Medio Oriente, soprattutto per l’Iraq e la Siria.
Un particolare motivo di rendimento di grazie a Dio che abbiamo in comune è la Commissione per il dialogo teologico tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa Assira dell’Oriente. Proprio un anno fa ho avuto la gioia di accoglierne i Membri in occasione della firma della Dichiarazione comune sulla “vita sacramentale”. Tale Commissione, frutto del dialogo, mostra che le diversità pratiche e disciplinari non sempre sono di ostacolo all’unità, e che alcune differenze nelle espressioni teologiche possono essere considerate complementari piuttosto che conflittuali. Prego affinché i lavori che essa porta avanti, e che in questi giorni entrano in una terza fase di studio sull’ecclesiologia, ci aiutino a percorrere ancora un altro tratto di strada, verso la meta tanto attesa in cui potremo celebrare il Sacrificio del Signore allo stesso altare.
Questo cammino ci sospinge in avanti, ma esige pure di custodire sempre viva la memoria, per lasciarci ispirare dai testimoni del passato. Proprio quest’anno la Chiesa Assira dell’Oriente, come pure la Chiesa Caldea, festeggiano il settimo centenario della morte di Abdisho bar Berika, Metropolita di Nisibi, uno dei più famosi scrittori della tradizione siro-orientale. Le sue opere, specialmente nel campo del diritto canonico, sono tuttora testi fondamentali della vostra Chiesa. Mi rallegro della partecipazione di Vostra Santità, come pure dei distinti Membri della Sua delegazione, al convegno internazionale organizzato in questa occasione dal Pontificio Istituto Orientale. Possa lo studio di questo grande teologo aiutare a far conoscere meglio le ricchezze della tradizione sira e ad accoglierle come un dono per la Chiesa intera.
Santità, carissimo Fratello, con affetto desidero esprimere la mia gratitudine per la vostra visita e per il dono di pregare oggi insieme, gli uni per gli altri, facendo nostra la preghiera del Signore: «Che tutti siano una sola cosa [...] perché il mondo creda» (Gv 17, 21).