Foto Ankawa.com |
Era il luglio del 2014, il cosiddetto stato islamico aveva già conquistato Mosul costringendo alla fuga tutti gli abitanti cristiani che erano riusciti a farlo. Nel quartiere occidentale detto "della polizia" la chiesa siro ortodossa di Mar Ephrem perdeva, per mano del Da'esh, la croce che sormontava la cupola, sostituita dagli altoparlanti per il richiamo alla preghiera islamica. Più tardi, in quello stesso anno, la chiesa ormai depredata degli arredi sacri e dei preziosi manoscritti sembrava sul punto di essere trasformata in moschea. Non fu così, ma la chiesa divenne un gigantesco deposito di munizioni.
Oggi, con una nota urgente, il sito ankawa.com da notizia della presa del quartiere da parte delle forze anti Da'esh con la conseguente fuga dei suoi appartenenti verso un quartiere più a nord e la liberazione della chiesa.
Mar Ephrem era stata inaugurata nel 1988 e fu nei suoi pressi che nel 2006 fu ritrovato il corpo martoriato di Padre Paul Iskandar il cui assassinio segnò l'inizio della stagione di uccisioni di rappresentanti religiosi a Mosul ed a Baghdad.