By Fides
Sono almeno 100 gli edifici di culto vandalizzati o del tutto demoliti
nei territori di Mosul e della Provincia di Ninive a partire dal giugno
2014, da quando i jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) hanno imposto
il loro dominio in quella regione. Lo riferisce Mariwan Naqshbandi,
portavoce del ministero per gli affari religiosi della Regione autonoma
del Kurdistan iracheno, anticipando i contenuti di un rapporto in via di
pubblicazione da parte della Commissione sui crimini compiuti dai
miliziani di Daesh a Mosul e nella Piana di Ninive nel tempo in cui
hanno mantenuto il controllo di quell'area.
Nel documento – ha sottolineato il portavoce curdo, secondo fonti locali consultate dall'Agenzia Fides – viene fatto notare che la gran parte dei luoghi di culto distrutti o danneggiati sono chiese cristiane, insieme a un certo numero di templi yazidi o appartenenti a altre minoranze religiose. La Commissione sui crimini di Daesh – ha aggiunto Mariwan Naqshbandi - si avvale per la raccolta di informazioni del contributo delle truppe curde Peshmerga che contribuiscono alla guerra di liberazione contro lo Stato Islamico, ed è impegnata a raccogliere dati anche sulle violenze subite dalle donne – soprattutto yazide – durante l'occupazione jihadista.
Nel documento – ha sottolineato il portavoce curdo, secondo fonti locali consultate dall'Agenzia Fides – viene fatto notare che la gran parte dei luoghi di culto distrutti o danneggiati sono chiese cristiane, insieme a un certo numero di templi yazidi o appartenenti a altre minoranze religiose. La Commissione sui crimini di Daesh – ha aggiunto Mariwan Naqshbandi - si avvale per la raccolta di informazioni del contributo delle truppe curde Peshmerga che contribuiscono alla guerra di liberazione contro lo Stato Islamico, ed è impegnata a raccogliere dati anche sulle violenze subite dalle donne – soprattutto yazide – durante l'occupazione jihadista.