"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

31 gennaio 2017

Confini USA aperti solo ai cristiani? “Chi fa queste differenze alimenta il fanatismo” dichiara il Vescovo caldeo di Aleppo

By Fides

 “A noi cristiani della Siria e del Medio Oriente non piace nessun discorso che fa differenze tra noi e i musulmani quando è in gioco la giustizia, la pace e l'aiuto a chi ha bisogno. Chi fa queste differenze, alimenta il fanatismo e l'estremismo”. Così il Vescovo caldeo di Aleppo, Antoine Audo SJ, commenta le dichiarazioni e le disposizioni del Presidente USA Donald Trump, che nei giorni scorsi ha riconosciuto come “prioritaria” l'accoglienza negli Stati Uniti di rifugiati cristiani siriani e mediorientali, proprio mentre disponeva la chiusura delle frontiere per i cittadini di 7 Paesi a maggioranza islamica.
“I provvedimenti e le leggi” riferisce all'Agenzia Fides il Vescovo caldeo “devono essere giusti e vanno applicati allo stesso modo per tutti, senza discriminazioni. E anche come cristiani, chiediamo di essere aiutati non a emigrare, ma ad avere la pace nei nostri Paesi, per poter continuare la nostra vita e la nostra testimonianza nelle terre in cui siamo nati”.
Riguardo all'attuale condizione di Aleppo, il Vescovo Audo riconosce che “di certo adesso c'è più sicurezza, ma il futuro è segnato dalle soluzioni che si prospettano per tutta la Siria. Mi sembra di percepire un cambiamento nell'approccio da parte della comunità internazionale. Si è compreso che al problema della Siria non c'è soluzione militare, ma solo soluzione politica, con il coinvolgimento di tutti”.