By AGI
La Primavera araba pone sfide impegnative ma offre "un'opportunita' unica" per fare finalmente "progressi su molte questioni regionali": e' questo il messaggio di fiducia che il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha portato a Baghdad, dove ha co-presieduto la seconda Commissione mista Italia-Iraq e ha firmato un accordo bilaterale per la promozione e la protezione degli investimenti. Il titolare della Farnesina e' giunto in Iraq mentre infuria la rivolta in Siria che il governo iracheno teme possa portare a un vuoto di potere pericoloso per tutta la regione.
"Ritengono sia indispensabile dare un'ultima chance a Bashar Assad di fare le riforme", ha spiegato Frattini, "anche perche' condividono la mia impressione che e' difficile individuare una chiara leadership alternativa nell'opposizione".
Il ministro degli Esteri, che ha incontrato il collega Hoshyar Zebari e il presidente Jalal Talabani, ha esortato l'altro influente vicino dell'Iraq, l'Iran, "ad avere il coraggio di scommettere su una visione regionale che non sia fondata sullo scontro".
Ma in attesa di vedere come questi sommovimenti cambieranno il Medio Oriente, l'Italia e' determinata a rafforzare la sua presenza in Iraq, Paese che "nei prossimi anni diventera' il primo produttore di petrolio al mondo" e che con la sua "democrazia compiuta rappresenta un modello per l'intera regione".
A Baghdad e' stato anche parafrasato un accordo sui servizi aerei, per i quali, ha riferito Frattini, "c'e' un'offerta italiana per creare una compagnia italo-irachena che rilevi il 'brand' Iraq Air".
Zebari ha assicurato che "l'Iraq si candida a diventare un mercato strategico in Medio Oriente ed e' pronto ad accogliere le imprese italiane per la sua ricostruzione".
Alla Commissione mista hanno partecipato i rappresentanti di una decina di imprese italiane, dall'Impregilo a Finmeccanica, da Unicredit a Technital. All'Italia, tra le altre cose, e' stato chiesto di formare musicisti per far ricostituire un'orchestra nazionale che dia vita all'Opera irachena.
Frattini ha anche incontrato l'arcivescovo di Erbil, Bashar Warda, e altri esponenti della Chiesa irachena cui ha offerto la disponibilita' dell'Italia a finanziare, in collaborazione con la Caritas, progetti per alloggi e scuole per i cristiani, in modo che non siano piu' costretti a lasciare il Paese.
Nel pomeriggio una tempesta di sabbia ha impedito a Frattini di raggiungere Nassiriya per la cerimonia di chiusura del Prt italiano, che in cinque anni ha realizzato 432 progetti per la ricostruzione. Il ministro ha cosi' raggiunto direttamente Abu Dhabi, dove domani co-presidera' il terzo Gruppo di contatto sulla Libia. (AGI) .
La Primavera araba pone sfide impegnative ma offre "un'opportunita' unica" per fare finalmente "progressi su molte questioni regionali": e' questo il messaggio di fiducia che il ministro degli Esteri, Franco Frattini, ha portato a Baghdad, dove ha co-presieduto la seconda Commissione mista Italia-Iraq e ha firmato un accordo bilaterale per la promozione e la protezione degli investimenti. Il titolare della Farnesina e' giunto in Iraq mentre infuria la rivolta in Siria che il governo iracheno teme possa portare a un vuoto di potere pericoloso per tutta la regione.
"Ritengono sia indispensabile dare un'ultima chance a Bashar Assad di fare le riforme", ha spiegato Frattini, "anche perche' condividono la mia impressione che e' difficile individuare una chiara leadership alternativa nell'opposizione".
Il ministro degli Esteri, che ha incontrato il collega Hoshyar Zebari e il presidente Jalal Talabani, ha esortato l'altro influente vicino dell'Iraq, l'Iran, "ad avere il coraggio di scommettere su una visione regionale che non sia fondata sullo scontro".
Ma in attesa di vedere come questi sommovimenti cambieranno il Medio Oriente, l'Italia e' determinata a rafforzare la sua presenza in Iraq, Paese che "nei prossimi anni diventera' il primo produttore di petrolio al mondo" e che con la sua "democrazia compiuta rappresenta un modello per l'intera regione".
A Baghdad e' stato anche parafrasato un accordo sui servizi aerei, per i quali, ha riferito Frattini, "c'e' un'offerta italiana per creare una compagnia italo-irachena che rilevi il 'brand' Iraq Air".
Zebari ha assicurato che "l'Iraq si candida a diventare un mercato strategico in Medio Oriente ed e' pronto ad accogliere le imprese italiane per la sua ricostruzione".
Alla Commissione mista hanno partecipato i rappresentanti di una decina di imprese italiane, dall'Impregilo a Finmeccanica, da Unicredit a Technital. All'Italia, tra le altre cose, e' stato chiesto di formare musicisti per far ricostituire un'orchestra nazionale che dia vita all'Opera irachena.
Frattini ha anche incontrato l'arcivescovo di Erbil, Bashar Warda, e altri esponenti della Chiesa irachena cui ha offerto la disponibilita' dell'Italia a finanziare, in collaborazione con la Caritas, progetti per alloggi e scuole per i cristiani, in modo che non siano piu' costretti a lasciare il Paese.
Nel pomeriggio una tempesta di sabbia ha impedito a Frattini di raggiungere Nassiriya per la cerimonia di chiusura del Prt italiano, che in cinque anni ha realizzato 432 progetti per la ricostruzione. Il ministro ha cosi' raggiunto direttamente Abu Dhabi, dove domani co-presidera' il terzo Gruppo di contatto sulla Libia. (AGI) .