"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

21 giugno 2011

Delegati Iraq da Frattini: sostegno alla riconciliazione

By AGI, 20 giugno 2011

Sostegno alla riconciliazione nazionale, tutela delle minoranze cristiane e contributo alla ricostruzione.
Sono i temi al centro dell'incontro domani alla Farnesina tra il ministro degli Esteri, Franco Frattini e una delegazione irachena, guidata dal responsabile per la Riconciliazione nazionale del governo di Bagdad, Ahmer Al Khizai e composta da parlamentari in rappresentanza di tutte le formazioni, sadristi inclusi.
L'incontro segue la visita compiuta dal capo della diplomazia lo scorso 8 giugno nella capitale irachena, dove aveva partecipato ai lavori della seconda riunione della commissione mista bilaterale e firmato una serie di intese, tra cui un accordo sulla promozione e protezione degli investimenti.
Agli esponenti iracheni - in Italia per partecipare ad un seminario a Bolzano dedicato all'esperienza dell'Alto Adige, organizzato nell'ambito del programma Ipalmo di sostegno al dialogo finanziato dalla Direzione generale affari politici del ministero degli Esteri -, Frattini rinnovera' in particolare il sostegno al processo di riconciliazione e ribadira' il desiderio dell'Italia di rimanere interlocutore politico primario e partner commerciale privilegiato.
Proprio sul fronte della cooperazione economica, si conferma l'interesse del mondo imprenditoriale italiano a partecipare alla ricostruzione ed in particolare a progetti come la diga di Mosul e il porto di al Faw.
Aspettativa simile anche per una maggiore collaborazione in materia di dotazioni per la difesa.
Nel corso dell'incontro, Frattini tornera' a porre l'accento sulla difesa delle minoranze religiose, ed in particolare quelle cristiane, auspicando la promozione da parte del governo iracheno di politiche attive di tutela e sostegno.