"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

28 giugno 2011

Khanaqin. Una chiesa vuota. Il triste destino degli iracheni cristiani.

By Baghdadhope*
Foto di Ankawa.com

Un articolo di Ankawa.com descrive, partendo dalla storia di un edificio religioso, la fuga degli iracheni cristiani dalla madrepatria.
La chiesa caldea dell'Annunciazione si trova a Khanaqin, una piccola cittadina quasi al confine con l'Iran, ed un tempo neanche troppo lontano serviva la comunità cristiana dell'area e gli stranieri di fede cristiana che lavoravano nella vicina raffineria di Alwand, dal nome del fiume che passa attraverso l'abitato.
Costruita dal sacerdote caldeo Boutrous Yousef Shaya negli anni 50 del 900 grazie al contributo delle famiglie cristiane ed alla donazione del terreno da parte di una fedele la chiesa, secondo quanto riferito ad Ankawa.com un abitante del luogo, ha perso negli anni tutti i suoi fedeli.
"Nel periodo della guerra contro l'Iran (1980-1990) e nei successivi anni 90" ha spiegato Abd Almuhsin Fadhil "le famiglie cristiane hanno iniziato a lasciare Khanaqin e dal 2003 non è rimasta praticamente nessuna."
Una chiesa senza fedeli quindi. Una chiesa abbandonata e, come riferisce il ricercatore Omar Ali Sharif: "una chiesa danneggiata dalle operazioni militari e dai soldati."
Il triste, simbolico epilogo della secolare presenza della cristianità in Iraq.