"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

6 maggio 2008

Legale di Aziz: "Il mio cliente sarà consegnato dagli USA al governo iracheno"

By Baghdadhope

Secondo quanto dichiarato ieri all’Agenzia France Press l’avvocato di Tareq Aziz, Badie Arif Ezzat, avrebbe chiesto al governo iracheno che il processo a carico del suo cliente (riaggiornato in prima seduta al 20 maggio) si svolga nel Kurdistan iracheno anzichè a Baghdad. La ragione di questa richiesta sta, secondo Ezzat, nell’insicurezza della capitale e nella maggiore facilità che gli altri avvocati di Aziz avrebbero nel raggiungere il nord del paese ormai regolarmente collegato via aerea con l’Europa. Sempre Al Jeeran, però, riportava ieri la notizia secondo la quale la richiesta di spostamento della sede processuale sia legata alla decisione del governo americano di consegnare Aziz ed altri detenuti nelle mani del governo iracheno, che è già legalmente responsabile, rinunciando alla loro custodia fisica che, nel caso di Tareq Aziz, significa la detenzione a Camp Cropper a Baghdad.
Per quanto riguarda il collegio di difesa, lo stesso giorno della prima udienza del processo, lo scorso 24 aprile, Tareq Aziz aveva chiesto di nominare un avvocato che lo rappresentasse al posto di Badie Arif Ezzat che ha a suo carico un provvedimento restrittivo emesso dalla corte irachena a causa di offese recate alla stessa corte, e qualche giorno dopo, secondo quanto riportato dal sito della
Iraqi Kuwait Organization, Ezzat aveva dichiarato di essere già stato contattato da alcuni avvocati europei desiderosi di assumenere la difesa di Tareq Aziz. Tra questi, un avvocato francese di origine libanese, Andrè Chamie, il famoso legale francese, Jacques Verges, conosciuto negli ambiti forensi internazionali come “l’avvocato del diavolo” essendosi in passato assunto l’onere di difendere personaggi come Klaus Barbie, Ilich Ramírez Sánchez, meglio conosciuto con il nome di battaglia di “Carlos”, e Slobodan Milošević, e un team di avvocati italiani non nominati ma che si può facilmente immaginare guidato da Giovanni Di Stefano che da tempo è il legale di fiducia italiano di Tareq Aziz.