"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

25 maggio 2007

Altre voci irachene contro le violenze sui cristiani

Fonti: Ankawa.com e AINA

Le parole del Patriarca caldeo Mar Emmanuel III Delly a proposito della situazione dei cristiani in Iraq, ed il suo appello alle forze di governo perchè la tragedia di quella minoranza possa terminare, e con essa le violenze che hanno portato migliaia di famiglie alla fuga verso il nord del paese o l’estero sembra stiano trovando riscontro. Alle voci che chiedono il rispetto delle minoranze si sono unite quelle del Ministero dei Diritti Umani e quella della del massimo esperto sunnita di legge islamica .
La dichiarazione del Ministero dei Diritti Umani raccolta dall’agenzia agenzia di stampa kuwaitiana KUNA e riportata da Ankawa.com, ha definito “inaccettabili” le minacce verso la popolazione cristiana, un pericolo per la pacifica coesistenza di varie realtà basata sui valori delle diverse religioni. IL Gran Muftì sunnita Jamal Abd Al-Kareem Al-Dabban, della High Commission of Legal Opinion ha da parte sua espresso “tristezza e preoccupazione” per ciò che sta accadendo ai “fratelli cristiani” proibendo, inoltre, lo “spargimento di sangue iracheno, a dispetto dell’appartenenza religiosa e del credo” e condannando addirittura i colpevoli.