Fonti:
Iraq, quasi impossibile trasferire Tariq Aziz in Italia, legale
Baghdad, 17 gennaio 2007-
''Nutro seri dubbi sulla possibilità che gli americani acconsentano al trasferimento di Tariq Aziz in Italia. Se ci fosse la possibilità di trasferirlo all'estero sarebbe piuttosto mandato a Washington o Parigi, in modo da portare avanti l'interrogatorio sullo scandalo 'Oil for Food', di cui Aziz è accusato pur non avendo niente a che fare con la questione''.
Lo ha dichiarato ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL Badey Aref, avvocato dell'ex vice Primo Ministro Tareq Aziz, che ieri ha chiesto asilo al governo italiano e al Vaticano per motivi di salute.
Aref ha poi precisato che è l'altro avvocato di Aziz, l'italo-britannico Giovanni Di Stefano, ''a occuparsi della questione, ma difficilmente riuscirà a convincere le forze americane, che si rifiutano categoricamente anche solo di discutere l'argomento''.
Lo ha dichiarato ad AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL Badey Aref, avvocato dell'ex vice Primo Ministro Tareq Aziz, che ieri ha chiesto asilo al governo italiano e al Vaticano per motivi di salute.
Aref ha poi precisato che è l'altro avvocato di Aziz, l'italo-britannico Giovanni Di Stefano, ''a occuparsi della questione, ma difficilmente riuscirà a convincere le forze americane, che si rifiutano categoricamente anche solo di discutere l'argomento''.
Tareq Aziz dovrebbe essere accolto in Russia per le cure mediche
Mosca, 18 gennaio 2007
Mosca dovrebbe rispondere positivamente alla richiesta fatta dall’ex vice premier iracheno Tareq Aziz di sottoporsi a cure mediche in Russia, ha dichiarato il Presidente del Comitato Affari Internazionali della Duma, Konstantin Kosachyov all’agenzia Interfax. “Ovviamente la Russia prenderà in seria considerazione la richiesta del Signor Aziz. Penso che le agenzie governative dovrebbero offrirgli assistenza.” Un eventuale trasferimento di Tareq Aziz non interferirebbe con l’inchiesta sui crimini perpetrati da Saddam Hussein ed i suoi collaboratori, ha aggiunto Kosachyov. “Questa non è una questione politica legata alla valutazione delle attività di Tareq Aziz come capo di governo. La questione è puramente umanitaria. Secondo i media Tareq Aziz, che è gravemente malato, è anche depresso per l’esecuzione di Saddam Hussein e dei suoi complici. Se necessario i suoi legali dovranno rassicurare la Russia che il loro assistito tornerà in Iraq per il processo.”
http://www.interfax.ru/e/B/0/28.html?id_issue=11662036