"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

17 febbraio 2009

Patriarca Mar Ignatius Joseph III Younan


By Baghdadhope

Fonte:
Ankawa.com





Nella chiesa Siro cattolica di Nostra Signora dell’Assunzione a Beirut si è svolta due giorni fa la cerimonia di intronizzazione del nuovo patriarca Mar Ignatius Joseph III Younan che era stato nominato tale nel corso del Sinodo svoltosi a Roma lo scorso
gennaio.
Molti i presenti alla cerimonia tra rappresentanti politici ed ecclesiastici, libanesi e non.
Per la chiesa siro cattolica Mar Ignatius Daoud Musa, Patriarca Emerito, che ha presieduto la celebrazione assistito da Mar Rabula Antoine Beylouni, Arcivescovo Emerito di Aleppo dei Siri e Titolare della sede di Mardin dei Siri e da Mar Athanase Shaba Mati Matoka, Arcivescovo di Baghdad dei Siri. Mar Jacub Benham Hindo, Arcivescovo di Hassaké-Nisibi dei Siri, Mar Theophilus Georges Kassab, Arcivescovo di Homs, Hama e Nabk dei Siri, Mar Gregorios Elias Tabi, Vescovo coadiutore di Damasco dei Siri, Mar Jules Michael Al-Jamil, Arcivescovo titolare di Takrit dei Siri, Vescovo ausiliare emerito del Patriarcato Siro Cattolico (Libano) e procuratore della chiesa siro cattolica presso la Santa Sede, Mar Flavien Josef Melki, Vescovo di Dara dei Siri, Ausiliare di Antiochia dei Siri (Libano), Mar Gregorius Butros Melki, Esarca Patriarcale di Gerusalemme, Palestina e Giordania ed Ausiliare di Antiochia dei Siri (Libano), Mar Jacques Georges Habib Hafouri, Arcivescovo Emerito di Hassaké-Nisibi dei Siri, Mar Basilius George Alqas Musa, Arcivescovo di Mosul dei Siri, Mar Denys Antoine Chahda,Vicario Patriarcale di Aleppo dei Siri, Mar Iwannis Louis Awad, Vicario Apostolico del Venezuela per i fedeli di rito siriaco orientale titolare della sede di Zeugma (Siria), Mar Clemént Joseph Hannouche, Vescovo del Cairo e Vicario Patriarcale per il Sudan.
Per la chiesa maronita il Patriarca di Antiochia Cardinale Nasrallah P. Sfeir, per la chiesa copta cattolica il Patriarca di Alessandria (Egitto) Mons. Antonios Naguib, per la chiesa armeno cattolica il Patriarca di Cilicia degli Armeni Mons. Nerses Bedros XIX (Boutros) Tarmouni, per la chiesa siro Malankarese Mar Abraham Julios, per la chiesa caldea Mons. Mikha P. Maqdassi, vescovo di Alqosh, Mons. Petrous H. Harbouli, vescovo di Dohuk, Mons. Louis Sako, Arcivescovo di Kirkuk e Mons. Antoine Audo, vescovo di Aleppo (Siria), per la chiesa cattolica romana il Patriarca Emerito di Gerusalemme, Monsignor Michel Sabbah, il Nunzio apostolico in Libano Monsignor Luigi Gatti, l’incaricato d’affari vaticano a Damasco, Monsignor Andrzej Jozwowcz, ed il Cardinale Theodore Edgar McCarrick, Arcivescovo emerito di Washington, Distretto della Columbia, USA.
Presenti erano anche molte personalità politiche e militari libanesi ed Abdallah Al Naufali, a capo dell’ufficio governativo per gli affari dei non-musulmani in Iraq.

Per un resoconto della celebrazione: Nuovo Patriarca siro-cattolico installato in Libano Di Doreen Abi Raad Catholic News Service BEIRUT, Libano (CNS) -
Tradotto ed adattato da Baghdadhope
Tra acclamazioni ed espressioni di gioia, l'ex guida della diocesi siro-cattolica negli Stati Uniti e in Canada è stato celebrato come patriarca della Chiesa siro-cattolica.
Dicendo che "servirà, non per interessi personali, ma per ottenere il sostegno di Cristo" il patriarca Joseph Ignace III Younan il 15 febbraio è stato intronizzato nel corso di una Messa celebrata secondo i caratteristici riti della Chiesa cattolica orientale.
I presenti hanno applaudito ed acclamato e le donne hanno espreso la propria gioia durante la processione di ingresso nella chiesa siro cattolica di Nostra Signora dell'Annunciazione a Beirut. Il Patriarca Younan, con il capo coperto da un velo, è stato condotto nella chiesa da diversi vescovi siro cattolici tra cui il Patriarca Emerito, Cardinale Ignace Moussa Daoud. Il nuovo patriarca è passato tra patriarchi, cardinali, vescovi, sacerdoti e suore delle chiese orientali e latina, come pure di chiese ortodosse, ed ha preso posto sotto il Crocifisso dietro l'altare dove è rimasto coperto dal velo di pizzo, simbolo del digiuno di 40 giorni di Gesù nel deserto, fino a quando è stato ufficialmente intronizzato come patriarca appena prima della Comunione.
Il Cardinale Daoud ha celebrato la Messa in arabo e aramaico. Immediatamente dopo la sua intronizzazione, Il Patriarca Younan ha benedetto i fedeli mentre per tre volte veniva sollevato con la sua sedia . "Che tu sia benedetto ... lunga vita a te ", hanno cantato i fedeli in arabo mentre le donne uralvano tra acclamazioni ed applausi.
"E 'un grande onore che non merito" ha detto il Patriarca Younan, "ma ho riposto tutta la mia fiducia in colui che ha detto: Non avete scelto voi me, mai io ho scelto voi."
Ringraziando coloro "che hanno percorso grande distanze", il nuovo patriarca ha lodato "il mio caro amico", il Cardinale Theodore E. McCarrick, Arcivescovo Emerito di Washington "che è stato mio padre nella fede sin da quando ho iniziato come sacerdote missionario e poi come vescovo negli Stati Uniti." "Con il suo sostegno fraterno e la sua sollecitudine Sua Eminenza ha permesso alla nostra piccola comunità cattolica siriaca a Newark, NJ, di crescere in termini di dimensioni e di grazia", ha detto. Il Cardinale McCarrick ha servito come arcivescovo di Newark dal 1986 al 2000.
Nel mondo vi sono circa 200.000 cattolici siriaci, di cui 60.000-65.000 negli Stati Uniti e in Canada. Il Patriarca Younan fu inviato negli Stati Uniti a servire la comunità siriaca nel 1986 e dal gennaio 1995 fino alla sua elezione come nuovo patriarca di Antiochia è stato a capo della diocesi di rito siriaco di base a Newark per gli Stati Uniti ed il Canada.
Il Cardinale McCarrick, parlando in francese, ha detto che il Patriarca Younan è stato per lui come un fratello minore che "sono orgoglioso di considerare come mio amico spirituale".
Sull'altare, il cardinale McCarrick sedeva accanto al Cardinale Nasrallah P. Sfeir, patriarca della Chiesa cattolica maronita.
Nel suo discorso, il Patriarca Younan ha espresso il piacere di avere tra i presenti anche il suo compagno di studi a Roma, il vescovo siro-malankarese Abraham Kackanatt di Muvattupuzha, India. "La Sua presenza oggi è un urgente richiamo per tutti noi a rafforzare la comunione ecclesiale e liturgica", ha detto il Patriarca Younan. Nel suo intervento il vescovo Kackanatt ha detto che il patriarca (Younan) tornava alle radici della Chiesa, "la culla della convivialità e della spiritualità".
"Prego perché il patriarca porti un nuovo spirito a questa chiesa ed a tutte le chiese. Che possa portare maggiore unità ed amore a tutte le chiese qui oggi rappresentate che, purtroppo, non sono in piena comunione", ha detto il vescovo Kackanatt.
Acclamato dalle circa 150 persone arrivate dalla Siria - alcuni dal suo villaggio natale, Hassake - il patriarca ha ricordato di essere "nato in Siria dove i miei genitori trovarono rifugio dopo la fuga dalla Turchia."
Una delegazione di 35 persone proveniva da Istanbul, in Turchia. Circa 70 persone provenivano dall' Iraq, e numerose bandiere irachene erano visibili in tutta la chiesa.
Padre ST Sutton, che ha servito come segretario del Patriarca Younan quando era vescovo negli Stati Uniti ha detto che il nuovo patriarca è "molto intelligente, molto collaborativo e di mentalità aperta. Ed ha anche un grande senso dell'umorismo".
"E 'un uomo di preghiera. Il punto culminante della sua vita di preghiera è l'Eucaristia," ha detto il sacerdote. Padre Sutton ha anche aggiunto che il Patriarca Younan ha uno spiccato senso della universalità della chiesa. "E' un costruttore di ponti ed un guaritore. Non lavora per il suo interesse personale ma per unire e servire il Signore", ha detto Padre Sutton. Il sacerdote ha detto che la partenza del patriarca dagli Stati Uniti è "agrodolce" e che i fedeli sono ora in attesa di un nuovo vescovo, la cui scelta è prevista durante il sinodo del prossimo luglio.