Fonte: SIR
Risuoneranno anche canti liturgici in aramaico, la lingua di Gesù, nella messa che il Papa celebrerà nello stadio di Amman, durante la sua prossima visita in Terra Santa a maggio. Ad eseguirli i rifugiati cattolici iracheni, di rito caldeo, che sono riparati in Giordania per fuggire dalla violenza settaria del loro Paese d’origine. E’ possibile che una piccola delegazione possa poi incontrare Benedetto XVI per raccontare la loro sofferenza di rifugiati. Ad annunciarlo al Sir è padre Raymond Moussalli, vicario del vescovado caldeo di Giordania che da tempo si occupa dei circa 20 mila rifugiati cristiani nel regno hashemita. “I nostri fedeli aspettano con ansia una parola di incoraggiamento del Pontefice – afferma il vicario – ma è tutta la Giordania ad attendere Benedetto XVI con ansia. Dalla moschea del re Hussein il Papa aprirà una nuova pagina nel dialogo con l’Islam”. Secondo quanto riferito oggi dal portavoce della chiesa cattolica padre Refaat Badr, Benedetto XVI arriverà in Giordania l’8 maggio per ripartire, alla volta di Israele, l’11. In Giordania visiterà il monte Nebo, il luogo del Battesimo di Gesù, sulle rive del Giordano, e nella moschea di re Hussein dovrebbe tenere un discorso ad esponenti islamici giordani.