By Baghdadhope
In una riunione tenutasi ieri in vista delle elezioni per il suo rinnovo che si terranno, a meno di cambiamenti dell'ultima ora, il prossimo 19 maggio, il parlamento curdo (KNA-Kurdistan National Assembly) ha stabilito che:
a. lo stesso nome dell'istituzione cambi e da Kurdistan National Assembly diventi Iraq's Kurdistan Parliament o Parliament of Kurdistan of Iraq.
b. che l'età minima per essere eletti al parlamento scenda da 30 a 25 anni.
c. che la quota di seggi riservata alle donne aumenti dal 25 al 30%
d. che alle minoranze turcomanna e cristiana vengano riservati 5 seggi ognuna dei 111 totali.
5 seggi per i cristiani non è una novità. Già adesso, infatti, del parlamento curdo eletto a gennaio 2005 fanno parte 5 deputati cristiani. La domanda però è se con l'avvicinarsi delle elezioni tale numero non scenderà.
Vivo è ancora infatti il ricordo tra i cristiani della decurtazione della propria rappresentatività politica alle elezioni per i consigli provinciali che si sono svolte lo scorso 31 gennaio quando, dei 12 seggi ad essi garantiti fino a luglio 2008, ne rimasero a disposizione solo 3 (Baghdad, Bassora e Mosul).
Un taglio che non ha mai trovato spiegazione ufficiale ma che è unanimamente interpretato come il desiderio arabo di "frenare" una possibile alleanza degli eletti cristiani con i curdi ed il conseguente rafforzamento politico di questi ultimi.
Cristiani quindi di nuovo, come sempre, tra arabi e curdi.
Resta da vedere se anche nella partita intercurda i giochi di potere prevarranno sulla rappresentatività politica della minoranza che lo stesso governo si è sempre vantato di difendere.