"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

7 marzo 2016

Nineveh Christians in Exile

By Salva i Monasteri

La sfida culturale al Daesh è il tema dell'iniziativa che si svolge il 14 marzo 2016, ore 17.30, alla Camera dei Deputati , Sala del Mappamondo di Palazzo Montecitorio,  in cui viene presentato il documentario NINEVEH CHRISTIANS IN EXILE, realizzato da  Elisabetta Valgiusti  in Iraq  fra i Cristiani di Mosul e  della piana di Ninive costretti alla fuga dall’attacco dei Daesh, cioè le milizie dell’ ISIL o cosiddetto Stato islamico.
Dopo la  proiezione e il  saluto introduttivo di Marina Sereni, Vice Presidente della Camera dei Deputati, il dibattito intende individuare quali strumenti culturali possano essere sviluppati nei paesi occidentali per affrontare la minaccia del terrorismo islamico dopo gli attentati di Parigi.
Partecipano Pierluigi Battista, giornalista,  l’On. Pierluigi Castagnetti, Salvatore Mazza , vaticanista, Elisabetta Valgiusti  di Save the Monasteries /Salvaimonasteri che ha realizzato dal 2004 una serie di 14 documentari sulle comunità cristiane in Medio Oriente, Asia, Europa dell’Est.
NINEVEH CHRISTIANS IN EXILE - Mosul, capoluogo del Governatorato di Ninive è stata occupata nel giugno 2014 dai Daesh che due mesi dopo . Il 7 agosto , hanno attaccato i villaggi cristiani della piana di Ninive. Circa 150 mila Cristiani sono fuggiti nel giro di poche ore  abbandonando le loro case,  le loro attività e i loro beni.
A Ninive, il più antico insediamento cristiano della Mesopotamia con comunità risalenti al primo secolo , non è rimasto un Cristiano. Antiche chiese e monasteri sono stati distrutti e profanati , alcuni trasformati in prigioni . Anche gli appartenenti ad altre minoranze come Yazidi e  Shabak,  sono fuggiti da Ninive. I Daesh hanno trucidato centinaia di  Yazidi del monte Sinjar e fatto migliaia di prigionieri, soprattutto giovani donne che sono state schiavizzate e vendute nei mercati, ed anche centinaia di bambini.
Il terrore è la parola più ricorrente dei rifugiati cristiani in Kurdistan quando raccontano il loro dramma. Dall’altra, le comunità cristiane avevano uno stile di vita occidentale, un’economia florida, scuole e ospedali, industrie e attività culturali e sociali, di cui usufruivano anche i musulmani. Va sottolineato che i Cristiani in Iraq sono stati estremamente emarginati ed hanno sofferto gravi persecuzioni specialmente nell’ultimo decennio .Nel documentario, i Cristiani e i rappresentanti di altre minoranze descrivono la loro fuga, i loro problemi quotidiani, la loro paura per il futuro. La maggior parte spera di lasciare il paese al più presto. La loro condizione va rapidamente peggiorando e,  purtroppo, la comunità internazionale non riserva alcuna efficace attenzione al loro caso.
Al documentario partecipano, fra gli altri, S.B Luis Sako, Patriarca dei Caldei, S. B. Joseph III Younnan, Patriarca dei Siro Cattolici, S.G. Dr. Yousif Al Banna dei Siro Ortodossi di Mosul, S.E. Yohanna Petros Mouches, Vescovo Siro Cattolico di Mosul. 
 
Scritto, diretto e prodotto da Elisabetta Valgiusti
Trasmesso da EWTN – Eternal Word Television Network ( Ewtn.com)
Durata 58’  - Versione originale Inglese
 
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