Il gruppo di 149 assiri di religione cristiana provenienti dall’Iraq (dalla zona di Mosul invasa dallo Stato Islamico) che sono arrivati in Slovacchia nel mese di dicembre si stanno gradualmente spostando dal campo profughi di Humenne, nell’est della Slovacchia, a nuove sistemazioni nella città di Nitra e dintorni, dopo la fine della quarantena imposta dal ministero degli Interni.
Non sono noti al momento maggiori dettagli sulla destinazione di tali famiglie, che il ministero non intende divulgare per ragioni di sicurezza.
Non sono noti al momento maggiori dettagli sulla destinazione di tali famiglie, che il ministero non intende divulgare per ragioni di sicurezza.
L’accoglienza di questo gruppo, composto da 25 nuclei famigliari che in patria rischiavano la loro vita, è parte del contributo volontario espresso dal governo slovacco per la soluzione della crisi migratoria, un progetto che secondo lo Slovak Spectator ha comportato una preparazione di ben 15 mesi. Questo è il primo e finora l’unico gruppo di profughi provenienti dal Medio Oriente che la Slovacchia ha accettato.
Tra di loro vi sono commercianti, medici, artisti e artigiani, il cui processo di integrazione è già iniziato in Iraq con l’insegnamento della lingua slovacca e sta proseguendo sul territorio slovacco anche grazie a un accordo tra lo Stato, la Chiesa cattolica e un’associazione di matrice cattolica. Le famiglie, con uomini, donne e bambini, dovevano rimanere in quarantena per circa tre settimane, ma il periodo è staso prolungato per ragioni sanitarie.
venerdì, dicembre 11, 2015
profughi cristiani iracheni arrivati in Slovacchia