By Asia News
"In Iraq e nel mondo intero i cristiani e quanti credono nel Dio Unico e Misericordioso fermino finalmente l'inimicizia e rendano sicura la via della universale fraternità". Con questo auspicio il cardinale Leonardo Sandri - prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, delegato del Papa a rendere visibile la "Ecclesiastica Communio" - si è rivolto al nuovo patriarca caldeo, sua beatitudine Mar Louis Raphael I Sako, nel corso della divina liturgia celebrata questa mattina nella basilica di san Pietro.
Nel corso del rito, il cardinale ha ricordato quanto scritto ieri da Benedetto XVI in un messaggio indirizzato al Patriarca per felicitarsi della sua elezione.
"Imploro il Signore affinché La ricolmi di ogni grazia e benedizione. Possa Egli illuminarLa nel proclamare instancabilmente il Vangelo nella viva tradizione che risale a San Tommaso Apostolo. Il Pastore Buono ed Eterno La sostenga nella fede dei padri e Le accordi l'ardore dei martiri di ieri e di oggi per custodire il patrimonio spirituale e liturgico della veneranda Chiesa Caldea, quale suo Pater et Caput".
"Il Suo ministero - concludeva il Papa - sia a conforto dei fedeli caldei nella madre patria e nella diaspora, ma anche dell'intera comunità cattolica e dei cristiani che vivono nella terra di Abramo, quale stimolo alla riconciliazione, alla vicendevole accoglienza e alla pace per tutta la popolazione irachena".
Del messaggio il card. Sandri ha sottolineato come sia menzionata "la grazia del martirio, non solo come prezioso dono dei tempi passati, bensì come permanente dimensione della autenticità cristiana".
Ricordata la visita recentemente compiuta in Iraq, il card. Sandri ha chiesto "speciali grazie e benedizioni su di Lei, perché come il Buon Pastore possa asciugare le molte lacrime del popolo iracheno, e poi consolare, incoraggiare, correggere, sempre pacificare fratelli e figli ed accompagnarli nella testimonianza. Col servizio pastorale mite e fermo, Vostra Beatitudine sia guida fedele, efficace e totalmente disponibile alla cura animarum. Alla scuola della Santissima Vergine Maria, voglia custodire il vangelo nel cuore per essere modello di sequela e segno di speranza".
Nel corso del rito, il cardinale ha ricordato quanto scritto ieri da Benedetto XVI in un messaggio indirizzato al Patriarca per felicitarsi della sua elezione.
"Imploro il Signore affinché La ricolmi di ogni grazia e benedizione. Possa Egli illuminarLa nel proclamare instancabilmente il Vangelo nella viva tradizione che risale a San Tommaso Apostolo. Il Pastore Buono ed Eterno La sostenga nella fede dei padri e Le accordi l'ardore dei martiri di ieri e di oggi per custodire il patrimonio spirituale e liturgico della veneranda Chiesa Caldea, quale suo Pater et Caput".
"Il Suo ministero - concludeva il Papa - sia a conforto dei fedeli caldei nella madre patria e nella diaspora, ma anche dell'intera comunità cattolica e dei cristiani che vivono nella terra di Abramo, quale stimolo alla riconciliazione, alla vicendevole accoglienza e alla pace per tutta la popolazione irachena".
Del messaggio il card. Sandri ha sottolineato come sia menzionata "la grazia del martirio, non solo come prezioso dono dei tempi passati, bensì come permanente dimensione della autenticità cristiana".
Ricordata la visita recentemente compiuta in Iraq, il card. Sandri ha chiesto "speciali grazie e benedizioni su di Lei, perché come il Buon Pastore possa asciugare le molte lacrime del popolo iracheno, e poi consolare, incoraggiare, correggere, sempre pacificare fratelli e figli ed accompagnarli nella testimonianza. Col servizio pastorale mite e fermo, Vostra Beatitudine sia guida fedele, efficace e totalmente disponibile alla cura animarum. Alla scuola della Santissima Vergine Maria, voglia custodire il vangelo nel cuore per essere modello di sequela e segno di speranza".