"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

18 dicembre 2008

Giordania: Il Natale dei rifugiati iracheni, Moussalli (Vic. Caldeo) "aspettano il Papa"

Fonte: SIR

Celebrazioni natalizie anche per i rifugiati cristiani iracheni in Giordania. A prepararle è il vescovado caldeo di Giordania con il suo vicario padre Raymond Moussalli: “stiamo organizzando le messe di mezzanotte e di Natale ad Amman, per accogliere quanti più fedeli possibili – dice al Sir il vicario - il rito sarà quello caldeo. Ma ci sono anche altre chiese che celebreranno secondo le proprie usanze”. “Non sappiamo quanti parteciperanno alle funzioni anche perché molti, almeno 2000, sono già partiti o in partenza, soprattutto negli Usa, dove hanno avuto il visto di ingresso. Attualmente i cristiani iracheni in tutta la Giordania arrivano a 12 mila persone”. Per alleviare le sofferenze di questi cristiani fuggiti “alla persecuzione e all’orrore della violenza”, aggiunge, “stiamo raccogliendo aiuti materiali che sotto forma di dono natalizio stiamo consegnando alle famiglie in questi giorni. Per i bambini arriverà Babbo Natale che consegnerà giocattoli e dolci. Il Natale è la loro festa, rallegrarli significa dare sollievo anche alle loro famiglie”. “Ma il sollievo maggiore per questi fratelli iracheni – sottolinea Moussalli - è sapere che Benedetto XVI verrà in Terra Santa nel 2009. Questa visita, che potrebbe toccare anche la Giordania, è il dono di Natale più bello. Speriamo che Benedetto XVI possa incontrare dei bambini iracheni e qualche famiglia di rifugiati”.