Fonte: AINA
Alla metà di marzo è apparsa la notizia secondo la quale alcune milizie islamiche imponevano ai cristiani di Baghdad e Mosul il pagamento di una “tassa” come contributo al jihad. Alcuni giorni fa notizie ancora più inquietanti sono arrivate dal distretto di Dora a Baghdad dove, riportavano le fonti, era in atto una vera e propria “pulizia religiosa” nei confronti dei cristiani che ancora vivono lì. Le notizie di oggi sono addirittura peggiori e provengono da fonti che per ragioni di sicurezza devono mantenere l’anonimato.
La prima è la testimonianza di un osservatore a Baghdad che riferisce di elementi di Al-Qaeda trasferitisi a Dora dalla regione occidentale di Anbar. Secondo questa fonte la zona non è presidiata né dall’esercito americano né da quello iracheno ed appare completamente abbandonata a se stessa. Nel quartiere di Hay al-Mechaneek agli abitanti sarebbe stato ordinato di rimuovere le parabole satellitari perché proibite dall’Islam: “haram” mentre nei quartieri di Hay al-Mu’allimin e di al-Athorieen, - dove vivono prevalentemente i cristiani – questi sarebbero spinti a convertirsi, ad abbandonare le proprie case ed a pagare la tassa per il jihad.
La seconda testimonianza è una e-mail di un abitante di Dora che non solo conferma come il distretto sia stato abbandonato dalle forze di sicurezza, quanto riporta che le forze americane abbiano preso possesso della struttura del Babel College, l’unica facoltà teologica cristiana in Iraq trasferita agli inizi di gennaio nel nord Iraq per ragioni di sicurezza, e l’abbiano trasformata in una propria base contribuendo così ad aumentare l’astio verso la popolazione cristiana autoctona considerata ancora una volta alleata delle forze di occupazione.
L’informazione relativa al Babel College, è stata confermata anche dal sito Ankawa.com e da fonti dal nord dell’Iraq.