"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

4 gennaio 2021

Il leader sciita Muqtada al Sadr crea un comitato per la restituzione dei beni immobiliari usurpati a proprietari cristiani


Il leader sciita iracheno Muqtada al Sadr, capo della formazione politica sadrista che gode di una forte rappresentanza nel Parlamento di Baghdad, ha disposto la creazione di un Comitato incaricato di raccogliere e verificare notizie e reclami riguardanti i casi di esproprio abusivo di beni immobiliari subiti negli ultimi anni da proprietari cristiani in diverse regioni del Paese. 
La decisione è stata comunicata con una dichiarazione, diffusa nei primi giorni del 2021, in cui si indicano i nomi dei collaboratori di Muqtada al Sadr scelti come membri del Comitato, e si comunicano anche gli indirizzi di posta elettronica e gli account whatsapp a cui i cristiani possono inviare i documenti di proprietà riguardanti beni immobiliari – case e terreni – abusivamente accaparrati negli ultimi anni da altre persone o gruppi di persone.
L’intento dell’operazione sponsorizzata dal leader sciita è quello di ristabilire la giustizia, ponendo fine alle violazioni lesive dei diritti di proprietà dei “fratelli cristiani”, anche quando a commetterle siano stati membri dello stesso movimento sadrista. 
La richiesta di segnalare casi di espropriazioni illegali subite è rivolta anche alle famiglie di cristiani che hanno lasciato il Paese negli ultimi anni, e le segnalazioni degli abusi da parte di proprietari cristiani defraudati potranno essere inviate al Comitato entro la fine del prossimo Ramadan. 
Nella mattinata di domenica 3 gennaio 2021, una delegazione inviata da Muqtada al Sadr e guidata dallo sheikh Salah al-Obaidi ha reso visita al Patriarca caldeo Louis Raphael Sako per offrire al Capo della Chiesa caldea un messaggio di felicitazioni per le feste del tempo di Natale, insieme a una copia del documento con cui il leader sciita ha istituito il Comitato incaricato di raccogliere documentazione su case e terreni sottratti abusivamente a proprietari cristiani. 
Il Patriarca e Cardinale Sako, dal canto suo, ha ringraziato Muqtada al Sadr per l’iniziativa volta a porre fine alle ingiustizie subite da cittadini cristiani espropriati illegalmente dei propri beni, sottolineando l’importanza di far prevalere la tutela del bene comune della Nazione, ponendolo al di sopra di qualsiasi interesse privato o settario.
Secondo quanto riferito da media iracheni, compreso il sito ankawa.com, Pascale Warda chiede a tutti i cittadini iracheni di sostenere la reintegrazione dei diritti dei proprietari cristiani appoggiata dal Muqtada al-sadr e per la quale si sono mobilitate anche organizzazioni della società civile come l'associazione Hammurabi per i diritti umani e il Coordinamento delle Donne irachene.
Il fenomeno della sottrazione illegale delle case dei cristiani ha potuto prendere piede anche grazie a connivenze e coperture di funzionari corrotti e disonesti, che si mettono a servizio di singoli impostori e gruppi organizzati di truffatori. 
Il furto “legalizzato” delle proprietà delle famiglie cristiane è strettamente collegato all'esodo di massa dei cristiani iracheni, seguito degli interventi militari a guida Usa per abbattere il regime di Saddam Hussein. Tanti truffatori si sono appropriati di case e terreni rimasti incustoditi, contando sulla facile previsione che nessuno dei proprietari sarebbe tornato a reclamarne la proprietà.
Già all’inizio del 2016 Muqtada al Sadr aveva sostenuto la necessità di restituire ai legittimi proprietari le case e i beni immobiliari sottratti illegalmente a tante famiglie cristiane a Baghdad, Kirkuk e in altre città irachene. Muqtada al Sadr è noto per essere stato anche il fondatore dell'esercito del Mahdi, la milizia – ufficialmente sciolta nel 2008 - creata nel 2003 per combattere le forze armate straniere presenti in Iraq dopo la caduta del regime di Saddam Hussein.
Gli analisti hanno registrato negli ultimi dieci anni diversi cambi di passo del leader, che nel 2008 ha sciolto la sua milizia e non appare allineato con l'Iran. In passato, Muqtada al Sadr è arrivato ad auspicare il superamento del “sistema delle quote” che dalla morte di Saddam fonda su basi settarie la gestione del potere in Iraq. Nel Paese stravolto negli ultimi anni dall'offensiva jihadista, dalla proclamazione del Califfato Islamico con base strategica a Mosul e dalla compresenza di forze diverse e potenzialmente rivali nel fronte eterogeneo che ha portato alla riconquista di quasi tutte le aree che erano cadute in mano alle milizie jihadiste, Muqtada al Sadr ha provato a profilarsi come un potenziale mediatore. In questa prospettiva venne interpretata anche la visita da lui compiuta nel luglio 2017 in Arabia Saudita per incontrare il Principe Mohammed bin Salman.