By AgenSIR
Sarà Ignace Youssif III Younan, patriarca siro-cattolico di Antiochia, ad accogliere Papa Francesco nella Cattedrale di Nostra Signora della Liberazione a Baghdad, nel primo giorno della sua visita apostolica in Iraq prevista dal 5 all’8 marzo prossimi.
Lo stesso patriarca darà il benvenuto al Pontefice anche nella città siro-cattolica di Qaraqosh, i cui abitanti furono costretti alla fuga dall’invasione delle milizie dello Stato Islamico nel 2014.
§È lo stesso patriarca a rivelare i particolari in una lettera inviata a L’Œuvre d’Orient in occasione del viaggio papale.
Il patriarca Younan ricorda che “una visita così tanto attesa dovrebbe essere motivo di gioia e fonte di speranza per tutta la Mesopotamia, perché – scrive – l’intero popolo iracheno è stato duramente colpito da guerre, conflitti settari e attacchi mortali. Ad essere confortati saranno soprattutto cristiani e yazidi. Negli ultimi anni, infatti, sono stati soggetti a tutti i tipi di oppressione, omicidio e sradicamento. Preghiamo affinché possano, accogliendo il loro padre spirituale, rivivere la speranza ‘oltre ogni speranza’ sull’esempio di Abramo, ‘padre della fede’”.
Riferendosi alla tappa papale di Qaraqosh, il patriarca siro-cattolico sottolinea come, dopo l’invasione di Daesh, “più della metà di questa eroica comunità è già tornata per ricostruire la propria città, con l’aiuto di istituzioni caritative cattoliche. I cristiani in Iraq sono molto grati ai loro fratelli e sorelle in Europa, che sono stati pronti a rispondere alle loro grida di angoscia e a continuare a fornire loro aiuti umanitari e realizzare progetti di costruzione o riparazione di chiese, scuole e case danneggiate”.
A tale riguardo il patriarca esprime gratitudine all’Oeuvre d’Orient, per la generosità mostrata nel sostenere tanti progetti.
La Chiesa siro-cattolica, in Iraq, riunisce circa 45.000 fedeli quasi tutti nella pianura di Ninive. Essa è composta da 4 diocesi: Baghdad, Bassora e Golfo, Mosul e Hadiab-Erbil.
La Chiesa siriaca in Iraq sostiene anche 4 comunità religiose, per lo più situate a Qaraqosh e dintorni.
Lo stesso patriarca darà il benvenuto al Pontefice anche nella città siro-cattolica di Qaraqosh, i cui abitanti furono costretti alla fuga dall’invasione delle milizie dello Stato Islamico nel 2014.
§È lo stesso patriarca a rivelare i particolari in una lettera inviata a L’Œuvre d’Orient in occasione del viaggio papale.
Il patriarca Younan ricorda che “una visita così tanto attesa dovrebbe essere motivo di gioia e fonte di speranza per tutta la Mesopotamia, perché – scrive – l’intero popolo iracheno è stato duramente colpito da guerre, conflitti settari e attacchi mortali. Ad essere confortati saranno soprattutto cristiani e yazidi. Negli ultimi anni, infatti, sono stati soggetti a tutti i tipi di oppressione, omicidio e sradicamento. Preghiamo affinché possano, accogliendo il loro padre spirituale, rivivere la speranza ‘oltre ogni speranza’ sull’esempio di Abramo, ‘padre della fede’”.
Riferendosi alla tappa papale di Qaraqosh, il patriarca siro-cattolico sottolinea come, dopo l’invasione di Daesh, “più della metà di questa eroica comunità è già tornata per ricostruire la propria città, con l’aiuto di istituzioni caritative cattoliche. I cristiani in Iraq sono molto grati ai loro fratelli e sorelle in Europa, che sono stati pronti a rispondere alle loro grida di angoscia e a continuare a fornire loro aiuti umanitari e realizzare progetti di costruzione o riparazione di chiese, scuole e case danneggiate”.
A tale riguardo il patriarca esprime gratitudine all’Oeuvre d’Orient, per la generosità mostrata nel sostenere tanti progetti.
La Chiesa siro-cattolica, in Iraq, riunisce circa 45.000 fedeli quasi tutti nella pianura di Ninive. Essa è composta da 4 diocesi: Baghdad, Bassora e Golfo, Mosul e Hadiab-Erbil.
La Chiesa siriaca in Iraq sostiene anche 4 comunità religiose, per lo più situate a Qaraqosh e dintorni.