Adriana Masotti
Il 13 ottobre scorso, a Casa Santa Marta in un clima particolarmente
affettuoso, Papa Francesco aveva incontrato un ragazzo iracheno, Safa Al
Abbia, uditore al Sinodo sui giovani. Subito dopo il giovane avrebbe
dovuto rientrare nel suo Paese per stare vicino alla madre molto malata e
aveva espresso il desiderio di poter salutare il Papa prima della
partenza.
Francesco aveva subito accettato e alla fine del colloquio,
augurandogli buon viaggio, gli aveva consegnato un rosario da portare
alla madre. Inoltre aveva anche rivolto parole di incoraggiamento a
tutti i giovani dell'Iraq raccomandando loro di andare avanti senza
scoraggiarsi, guardando con fiducia al futuro e confidando sempre nel
Signore. Il Papa aveva infine assicurato le sue preghiere e la sua
benedizione per tutte le ragazze e i ragazzi dell'Iraq.
La gratitudine dei ragazzi e delle ragazze
Un’attenzione e un affetto quelli di Papa Francesco che Safa Al Abbia
ha immediatamente diffuso, al suo ritorno, tra i giovani vicini alla
Chiesa in Iraq. Quindi l'idea di Safa di far arrivare subito le loro
risposte, in diverse lingue, attraverso un video rivolto al Papa. I
giovani insieme a mons. Shlemon Warduni, vescovo ausiliare di Baghdad,
ringraziano, s'impegnano a pregare a loro volta per Francesco e
assicurano la loro unità con tutta la Chiesa.