"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

20 settembre 2017

Iraq: Acs, il 28 settembre, a Roma, conferenza internazionale per ricostruire villaggi cristiani della Piana di Ninive. Intervento del card. Parolin

By SIR

“Iraq, ritorno alle radici”: è il titolo della conferenza internazionale, promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs), che si svolgerà il 28 settembre a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, durante la quale sarà illustrato il progetto di ricostruzione di 13mila case danneggiate o distrutte dall’Isis nei villaggi cristiani della Piana di Ninive, un vero e proprio “Piano Marshall, il cui costo viene stimato il 250 milioni di dollari.
“Questo grande piano – spiega al Sir Alessandro Monteduro, direttore di Acs Italia – non ha solo una valenza umanitaria. Le ricadute benefiche di tale azione sono infatti riconducibili a tre punti fondamentali: difesa della libertà religiosa delle minoranze della nazione irachena, contrasto al terrorismo e attenuazione della pressione migratoria”. Per ciò che riguarda la lotta al terrorismo, Monteduro afferma che “alle necessarie attività di prevenzione e repressione deve accompagnarsi un’opera tesa a prosciugare il brodo di coltura del radicalismo islamico: il ritorno della pacifica comunità cristiana nella Piana di Ninive rappresenta un  importante passo avanti verso la stabilizzazione socio-culturale dell’area”. Ne deriva anche una “attenuazione della pressione migratoria: i cristiani iracheni desiderano continuare a vivere nelle loro terre; aiutare queste famiglie a tornare nelle proprie case significa quindi contribuire a ridurre la tensione sociale che affligge le nazioni che ricevono migranti nel proprio territorio”.
I lavori della conferenza saranno aperti dal segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin. Con lui il patriarca caldeo Louis Sako, il nunzio apostolico in Iraq e Giordania, mons. Martin Ortega, l’arcivescovo siro-cattolico di Mosul, mons. Yohanna Petros Mouche, mons. Nicodemus Daoud Matti Sharaf, metropolita siro-ortodosso di Mosul e mons. Timothaeus Mosa Alshamany, arcivescovo siro-ortodosso della chiesa di Antiochia. Invitati anche gli ambasciatori presso la Santa Sede delle nazioni Ue e dei maggiori Paesi extra-Ue. La conferenza sarà preceduta, il 27 settembre (ore 17.45) da una veglia di preghiera ecumenica per i cristiani in Medio Oriente nella chiesa romana di san Marco evangelista. Presente il card. Mauro Piacenza, presidente internazionale di Aiuto alla Chiesa che soffre.