By SIR
“I cristiani non devono mai diventare una minoranza protetta in Iraq e in Medio Oriente” Lo ha detto al Sir il cardinale segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, a margine della conferenza internazionale sull’Iraq promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre, in corso oggi a Roma, presso l’Università Lateranense. Durante i lavori della conferenza sarà presentato un Piano Marshall per ricostruire 13mila abitazioni dei cristiani distrutte dall’Isis durante l’occupazione della Piana di Ninive.
“I cristiani non devono mai diventare una minoranza protetta in Iraq e in Medio Oriente” Lo ha detto al Sir il cardinale segretario di Stato della Santa Sede, Pietro Parolin, a margine della conferenza internazionale sull’Iraq promossa da Aiuto alla Chiesa che soffre, in corso oggi a Roma, presso l’Università Lateranense. Durante i lavori della conferenza sarà presentato un Piano Marshall per ricostruire 13mila abitazioni dei cristiani distrutte dall’Isis durante l’occupazione della Piana di Ninive.
“Appoggiamo tutto questo movimento
di ritorno dei cristiani nella Piana di Ninive e speriamo che anche i
cristiani possano collaborare e aiutare la società irachena a ricomporsi
e a vivere insieme”, ha affermato il segretario di Stato vaticano.
Circa il rischio di ghettizzazione dei cristiani nei loro villaggi nella
Piana di Ninive il cardinale è stato chiaro: “Uno dei punti su cui insistiamo è che i cristiani non devono mai
diventare una minoranza protetta in Medio Oriente e in Iraq. Essi devono
godere di tutti i diritti al pari di tutti gli altri cittadini. Logico
che debbano fare ritorno nelle loro case, ma si deve superare questo
ostacolo. Insistiamo per questo sul concetto di cittadinanza”. Il
cardinale, riferendosi al recente referendum in Kurdistan, ha poi
ribadito che “la Santa Sede segue le vicende irachene con molta
attenzione. Ci dispiace per la tensione che sta vivendo poiché questa
non contribuisce a creare quelle condizioni di pace e di riconciliazione
necessarie per il Paese”.