By Fides
Il governo regionale del Kurdistan iracheno ha rinnovato fino alla fine del 2016 l'impegno a pagare gli stipendi dei funzionari e dei dipendenti pubblici cristiani che operavano a Mosul, nella Piana di Ninive e in altre aree conquistate dai jihadisti dello Stato Islamico (Daesh), e ora vivono da profughi a Erbil e in altre zone della Regione autonoma nord-irachena. Secondo fonti locali, la decisione di farsi carico per un anno dei dipendenti pubblici che facevano capo al governo federale e che sono stati costretti a abbandonare le proprie case davanti all'avanzata dei jihadisti è stata presa a fine marzo dal Consiglio dei ministri del Kurdistan iracheno. La disposizione amministrativa rappresenta un sostegno per migliaia di famiglie cristiane che continuano a sperare di poter tornare alle proprie città e ai propri villaggi, se e quando avranno successo le operazioni militari messe in atto contro l'auto-proclamato Califfato islamico.