"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

19 gennaio 2016

Il Patriarca caldeo critica le sigle politiche cristiane

By Fides

I rappresentanti dei gruppi politici iracheni legati alla diverse comunità cristiane “non sono riusciti nel corso degli anni a soddisfare le legittime aspirazioni del loro popolo”, perseguendo agende ristrette e concentrandosi nella tutela di interessi personali o di piccoli gruppi. Così il Patriarca caldeo Louis Raphael I ha voluto denunciare l'inadeguatezza delle sigle e degli attivisti politici che pretendono di rappresentare le diverse comunità cristiane nello scenario iracheno, ribadendo che essi, con le loro scelte miopi e di corto respiro, finiscono per contribuire al progressivo indebolimento della presenza cristiana nel Paese sconvolto dal terrorismo e dalle derive settarie.
L’intervento del Patriarca è avvenuto ieri, lunedì 18 gennaio, nel primo giorno del cosiddetto “digiuno di Ninive”, che precede di tre settimane quello quaresimale e durante il quale, per tre giorni, i caldei si astengono dal cibo e dalle bevande dalla mezzanotte fino al mezzogiorno del giorno successivo, evitando per tutti e tre i giorni di mangiare cibi e condimenti di origine animale.
In particolare, nel suo intervento, il Patriarca ha stigmatizzato la frammentarietà dell'azione politica portata avanti da sigle e attivisti che fanno capo alle diverse Chiese e comunità cristiane. Anche alle ultime elezioni politiche, svoltesi della primavera 2014, gli attivisti politici legati alle comunità cristiane si sono presentati all'appuntamento elettorale in ordine sparso, divisi in 9 piccole liste.
Il Patriarca caldeo, nel suo intervento di ieri, ha rinnovato l'appello a tutte le Chiese e comunità cristiane irachene a creare una lista unitaria di cristiani abilitati a presentarsi alle elezioni anche in virtù della propria competenza professionale, per servire i propri fratelli perseguitati e l'interesse generale del Paese. Se tale appello sarà lasciato cadere nel vuoto dalle altre Chiese, il Patriarca Luis Raphael ha espresso l'intenzione di favorire comunque la creazione di una lista politica unica in rappresentanza delle istanze delle comunità caldee.