"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

10 maggio 2016

Cristiani perseguitati anche nella Ue

By Gli occhi della Guerra
Giovanni Masini
 
Fuggiti dalle persecuzioni in Medio Oriente, non trovano pace nemmeno in quell’Europa che dovrebbe accoglierli e proteggerli. L’odissea dei cristiani perseguitati sembra non avere fine neppure una volta arrivati nel Vecchio Continente, la patria d’elezione che moltissimi, per sfuggire ai tagliagole che li vogliono morti, scelgono dopo aver abbandonato Afghanistan, Siria e Iraq.
Secondo un rapporto stilato da diverse associazioni impegnate in favore dei diritti umani, in Germania sarebbero addirittura quarantamila i profughi cristiani sottoposti a vessazioni quotidiane all’interno dei centri di accoglienza e di identificazione. Con loro, seppure in numero minore, anche altri richiedenti asilo di fede non musulmana.
Dalle interviste di almeno 231 migranti cristiani è emerso infatti che quasi il novanta per cento del campione ha denunciato di essere stato discriminato a causa della propria fede, racconta la ong impegnata nel supporto ai cristiani Open Doors Germany.
Insulti, percosse e addirittura minacce di morte le vessazioni più diffuse, che in alcuni casi provengono anche dalle guardie, spesso di fede musulmana, dei campi.
Secondo l’emittente pubblica Deutsche Welle, che cita il capo di Open Doors per la Germania, Markus Rode, questi dati rappresentano “solo la punta dell’iceberg”. I dati di Action for Persecuted Christians, riporta la stampa tedesca, parlano di almeno quarantamila persone esposte a questo tipo di vessazioni.
Tra gli episodi riportati, le minacce dopo che alcuni profughi cristiani si sono rifiutati di prendere parte a preghiere collettive imposte dai musulmani. Secondo Paulus Kurt del Centro tedesco per i Cristiani d’Oriente vi sono addirittura famiglie cristiane che hanno deciso di tornare al Paese d’origine proprio per queste minacce continue, mentre Karl Hafen dell’International Society for Human Rights riferisce che i cristiani scappati dallo Stato Islamico a Raqqa in alcuni casi hanno ritrovato i propri persecutori siriani all’interno dei campi profughi.
Il pastore protestante berlinese Gottfried Martens, intervistato a dicembre da Gli Occhi della Guerra, ha protestato perché queste vicende troppo spesso vengono liquidate come casi singoli, quando ci troviamo di fronte ad una persecuzione sistematica.
Le associazioni umanitarie per i cristiani perseguitati si stanno preparando a chiedere alle autorità federali tedesche uno speciale sistema d’accoglienza per i profughi non musulmani, che tenga conto di questa situazione che, purtroppo, non accenna a migliorare.