"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

26 aprile 2021

Incendio ospedale Iraq: Patriarcato caldeo, “disastro nazionale, lavorare per evitare fatti così vergognosi”. Patriarca Sako in preghiera sul luogo dell’incendio

By AgenSIR
25 aprile 2021

Foto Patriarcato Caldeo

 “Un disastro umanitario e nazionale che chiede a tutti di restare uniti, mostrare solidarietà e prendere le misure necessarie per evitare disastri così vergognosi”.
È quanto afferma il patriarca caldeo, card. Louis Raphael Sako, in un messaggio in cui esprime “dolore e tristezza” per l’incendio all’ospedale Ibn al-Khatib per malati di Covid a sud-est dalla capitale Baghdad, che ha provocato almeno 82 morti e 110 feriti. Molte delle vittime erano in terapia intensiva, attaccate a respiratori. Dalle prime indagini la causa dell’incendio andrebbe ricercata in un guasto in un deposito di bombole di ossigeno.
Il primo ministro Mustafa al Khadimi ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
“Come Chiesa – si legge in un comunicato diffuso oggi, 25 aprile, dal Patriarcato ribadiamo il nostro pieno sostegno agli sforzi del governo, delle forze di sicurezza, del personale sanitario e di tutti gli iracheni di buona volontà nel costruire pace e stabilità per fornire servizi, specialmente in queste condizioni turbolente con la regione piena di conflitti”.
Il patriarca caldeo eleva preghiere per chiedere la misericordia di Dio per le vittime, per la guarigione dei feriti e per tutto l’Iraq perché possa riprendersi dalle crisi ricorrenti.
Anche Papa Francesco, negli appelli dopo la preghiera mariana del Regina Coeli, si è detto “vicino alle vittime dell’incendio”.