By AgenSIR
Foto Patriarcato Caldeo |
Secondo quanto riferisce il Patriarcato caldeo, Zarif “ha sottolineato l’importanza del dialogo civile e il ruolo centrale dell’Iraq nella regione. Ha, inoltre, elogiato il successo della storica visita di Papa Francesco in Iraq e ricordato l’importanza dei suoi messaggi, che non sono stati solo per gli iracheni, ma per l’intera regione”.
Zarif facendo riferimento alla visita del Papa a Najaf e all’incontro con il Grande Ayatollah Ali al-Sistani, ha sottolineato “il ruolo dei leader religiosi nell’instaurare il dialogo tra le religioni al servizio dell’umanità e nello smantellare il pensiero estremista. Le religioni sono per la tolleranza, l’amore e il rispetto per la diversità”.
Il ministro iraniano ha ribadito “l’importanza della sopravvivenza della componente cristiana, che fa parte del mosaico della regione, e il suo ruolo all’interno di essa” e si è detto “ottimista sull’avanzamento del dialogo e sul futuro della regione”.
Da parte sua il card. Sako ricordando a Zarif che “la Chiesa caldea ha due vescovi in Iran e un deputato in parlamento” ha espresso l’auspicio che il Papa possa visitare, dopo l’Iraq, anche l’Iran.
“Si spera” è stata la risposta del ministro.
Raggiunto telefonicamente dal Sir, il card. Sako ha espresso “soddisfazione per l’incontro di oggi con il ministro Zarif. Quest’ultimo mi ha confermato come la visita di Papa Francesco in Iraq sia stata coraggiosa e molto apprezzata soprattutto per i messaggi di pace e di dialogo lanciati a tutta la regione. Questi hanno cambiato il pensiero e la mentalità di tanta gente”.
Ne è una prova, ha aggiunto il patriarca che “da quando il Papa è venuto da noi, la televisione nazionale irachena diffonde notizie del Pontefice e per noi questa è una grande e bella novità. Il Governo, inoltre, ha creato una commissione interministeriale con il compito di lavorare alla messa in pratica di inviti e proposte emerse proprio durante la visita papale”.
“Come patriarcato caldeo, poi, abbiamo nei giorni scorsi pubblicato un libro che raccoglie tutti i discorsi del Papa, i suoi incontri, le tappe insieme a foto, testimonianze, commenti e reazioni al viaggio. Abbiamo donato le copie alle più alte autorità del Paese”.
Dal cardinale è giunto, infine, il ricordo delle 90 vittime (bilancio ancora provvisorio, ndr.) e degli oltre 100 feriti dell’incendio all’ospedale Ibn al-Khatib per malati di Covid a sud-est dalla capitale Baghdad.
“Domenica – ha dichiarato al Sir – mi sono recato sul luogo del disastro e ho pianto nel vedere così tanta sofferenza. Tutto l’Iraq è sotto shock. Ieri ho mandato due sacerdoti a fare visita ai feriti e a donare 10mila dollari. Un piccolo gesto di vicinanza e prossimità che si accoda alla preghiera di Papa Francesco domenica al Regina Coeli. La sua vicinanza e ricordo delle vittime ha toccato il cuore degli iracheni che lo hanno ascoltato dalla televisione”.