By AgenSIR
Foto Patriarcato Caldeo |
A recapitarla questa mattina al patriarca è stato il nunzio apostolico in Iraq, mons. Mitja Leskovar, durante una visita al patriarcato caldeo.
Nel testo, diffuso da poco dal patriarcato caldeo, Papa Francesco esprime i suoi ringraziamenti a Mar Sako e a tutta la Chiesa irachena per “la calorosa e sincera accoglienza” ricevuta e per l’impegno profuso “per la buona riuscita” della stessa.
Una visita “preparata, accompagnata nella preghiera, segno di vera comunione con il trono di Pietro. Porto ancora nel cuore – scrive il Pontefice – il ricordo degli incontri, dei momenti commoventi di preghiera, segnati dall’impegno fraterno”.
“Nei giorni trascorsi con voi – si legge nella lettera – ho sentito voci di dolore e di angoscia, ma ho anche ascoltato voci di speranza e di consolazione” frutto della vicinanza della Chiesa irachena “ai credenti affidati alle vostre cure” e della “opera caritativa che portate avanti con le varie organizzazioni caritative che aiutano le persone di questo Paese a lavorare per la sua ricostruzione e rinascita sociale. Ho potuto vedere e toccare con mano come Cristo sia vivo nella chiesa in Iraq operando nel suo popolo santo e credente”.
La lettera di Papa Francesco termina con l’auspicio che la testimonianza cristiana del patriarca e della Chiesa, “arricchita dalle avversità e rafforzata dal sangue dei martiri, sia una luce splendente dentro e fuori l’Iraq, per lodare la grandezza di Dio e la gioia dello spirito di questo popolo in Dio nostro Salvatore”.