"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

8 maggio 2017

Piana Ninive. Patriarca Sako: segno di speranza le nuove case per i cristiani

By Radiovaticana
6 maggio 2017


Una speranza per i cristiani in Iraq, Paese martoriato dalla guerra, arriva da un progetto di Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) che ha pianificato la ricostruzione di migliaia di case distrutte o occupate dai terroristi del sedicente Stato islamico nella Piana di Ninive, consentendo così ai profughi di tornare nella loro terra. I cantieri verranno inaugurati lunedì 8 maggio da una delegazione di Acs assieme a rappresentanti delle Chiese siro-ortodossa, siro-cattolica e caldea. Il servizio di Cecilia Seppia:
13 mila case in tre diversi cantieri per riportare i cristiani nella Piana di Ninive, lì dove ormai si prega sotto le tende, perché le chiese sono state distrutte, i crocefissi spezzati, e la gente sotto la minaccia del sedicente Stato islamico è stata costretta a fuggire in massa. Ma grazie ad un progetto di Aiuto alla Chiesa che soffre i villaggi iracheni di Bertella, Karamless e Qaraqosh ricominceranno a ripopolarsi. Il patriarca di Babilonia dei Caldei, Louis Raphaël I Sako:
“Un segno di speranza per tutta questa gente. Durante questa inaugurazione ci sarà una preghiera, poi ad ogni famiglia che vorrà tornare doneranno un albero di ulivo da piantare nel loro giardino. Oggi co sono ancora 80 mila persone che vogliono tornare nelle loro case. Vivono nelle città del Kurdistan e la Chiesa ha dato loro case e cibo. abbiamo cominciato il restauro delle abitazioni con quel poco che abbiamo solo per incoraggiare questa gente a tornare nelle loro case per non permettere ad altre persone di occuparle. Sono andato due volte insieme ai musulmani a dare il mio aiuto; sono andato vicino a Mosul in un campo di 39 mila profughi. Poi sono andato in un altro campo per portare cibo e per parlare con loro, per dare un segno di solidarietà, di vicinanza. Loro apprezzano questo”.
Un vero e proprio "Piano Marshall" per il ritorno della cristianità in questo luogo, che comprende anche la fornitura di acqua, elettricità e viveri è di oltre 250 milioni di dollari e Acs ha già messo a disposizione un contributo iniziale di 450 mila euro che permetterà di ricostruire le prime cento case di cui 20 a Karamless. Ogni giorno dice il Patriarca Sako decine di famiglie, anche musulmane, vengono a bussare alle nostre porte, la distruzione provocata dal cosiddetto Stato islamico è enorme e anche se si comincia ad intravedere la fiammella della fede, la guerra non è finita.