By Sala Stampa della Santa Sede in Il Sismografo blogspot
In occasione della Commemorazione del cinquantenario dell'istituzione del Sinodo dei Vescovi
Louis Raphael I Sako, Patriarca di Babilonia dei Caldei
1.
Questa iniziativa geniale ed evangelica fatta nel 1964 da un Pastore
con un carisma straordinario come Paolo VI è una iniziativa profetica.
Adottare un metodo collettivo che unisce la chiesa di tutti i Paesi per
studiare un tema, era una cosa nuova. Ci ha donato una ricchezza
straordinaria, soprattutto nel sentirci una sola famiglia e più forti
nel nostro cuore e nella nostra missione di pastori. Dialogare insieme
(collegialità) è stato per noi un balsamo spirituale di bellezza
profetica.
2. Il nostro grazie va senz’altro ai suoi successori che hanno continuato la sua idea e non solo ma indire dei sinodi straordinari. Lavorare insieme per contribuire alla realizzazione di un progetto con tutti gli elementi spirituali ed ecclesiali non è facile, ma con la guida sicura dello Spirito Santo ha portato sempre dei frutti. Tanti sono i contributi scaturiti e nati dai sinodi durante i 50 anni. La mia riflessione mi porta a dire che insieme, si può lavorare e fare del bene non solo alla chiesa ma anche alla società. I sinodi hanno trattato argomenti che riguardano la vita della chiesa cattolica, teologia, spiritualità, pastorale, missione, disciplina.
3. L’interesse di questi sinodi è l’aggiornamento, cercando di dare un senso alla vita dei fedeli con tanta speranza, ciò di cui hanno bisogno. Formare informando è questo il nostro motto nel lavoro che svolgiamo ogni giorno insieme ai nostri collaboratori. Noi orientali siamo abituati alla sinodalità, cioè lavorare insieme. Ma ci dobbiamo realizzare una sinodalità affettiva ed effettiva così pure riguardo alle conferenze episcopali locali.
4. Questi sinodi da cinquanta anni con semplicità, libertà, accortezza ed attenzione ci hanno fatto respirare il soffio buono del vento dello Spirito, che ci ha fatto sentire la sua presenza tra noi. Quel vento soffia ancora oggi nella nostra terra, nel nostro cuore e nella nostra mente.
5. Come professore poi rettore del seminario maggiore e poi come vescovo ho sempre seguito e approfittato del messaggio di questi sinodi, e non solo nell'insegnamento ma anche nell’accompagnamento dei seminaristi e fedeli.
6. Come orientali, forse non abbiamo approfittato molto di questi sinodi, dato il nostro esiguo numero, l’ambiente che sempre piena di problemi, di conflitti e di insicurezza, la società musulmana che considera la religione come una cosa sacra e immutabile non facilita il cambiamento. I nostri padri erano più coraggiosi di noi.
7. Ma abbiamo approfittato almeno di due sinodi, il sinodo per il Libano, e per il medio oriente e anche il sinodo per Asia. Siamo piccole Chiese, ci manca il personale, il metodo… Abbiamo bisogno d’essere aiutati e non isolati o marginati… Senza l’aggiornamento non c’è entusiasmo. Il messaggio del Vangelo è per sempre e per tutte le persone e culture… dunque l’aggiornamento è una esigenza e un impegno.
8. Il sinodo approfondisce la comunione e rinforza l’unità nella chiesa e l’universalità. Bisogna lavorare insieme con coraggio ed investire sulla formazione dei nostri preti, religiosi e religiose, fedeli per realizzare una "casa comune" dove tutti possiamo integrarci e amarci da veri cristiani.
9. Invito la chiesa a rivedere e studiare la situazione attuale degli suoi istituti per corrispondere alla situazione attuale in cui vivono i cristiani e per conservare la sua veridicità e lo zelo evangelico e pastorale.
10. Credo che ci sono certe cose nella chiesa che sono rimaste fuori uso, e non vanno bene per l'oggi e per le nostre realtà. Per questo è necessario formulare nuovi leggi adatti ai nostri tempi e fedeli. Spero che oggi il sinodo sulle famiglie ci darà un impulso per una nuova pastorale familiare.
11. Il concetto della sinodalità sia integrato nella vita e spiritualità della Chiesa insieme al principio della
sussidiarietà per un continuo aggiornamento e rinnovamento nella Chiesa.
12. Si auspica di fare molto più per un seguito dopo ogni sinodo per realizzare i risultati post sinodali nelle strutture della Chiesa. Grazie.
2. Il nostro grazie va senz’altro ai suoi successori che hanno continuato la sua idea e non solo ma indire dei sinodi straordinari. Lavorare insieme per contribuire alla realizzazione di un progetto con tutti gli elementi spirituali ed ecclesiali non è facile, ma con la guida sicura dello Spirito Santo ha portato sempre dei frutti. Tanti sono i contributi scaturiti e nati dai sinodi durante i 50 anni. La mia riflessione mi porta a dire che insieme, si può lavorare e fare del bene non solo alla chiesa ma anche alla società. I sinodi hanno trattato argomenti che riguardano la vita della chiesa cattolica, teologia, spiritualità, pastorale, missione, disciplina.
3. L’interesse di questi sinodi è l’aggiornamento, cercando di dare un senso alla vita dei fedeli con tanta speranza, ciò di cui hanno bisogno. Formare informando è questo il nostro motto nel lavoro che svolgiamo ogni giorno insieme ai nostri collaboratori. Noi orientali siamo abituati alla sinodalità, cioè lavorare insieme. Ma ci dobbiamo realizzare una sinodalità affettiva ed effettiva così pure riguardo alle conferenze episcopali locali.
4. Questi sinodi da cinquanta anni con semplicità, libertà, accortezza ed attenzione ci hanno fatto respirare il soffio buono del vento dello Spirito, che ci ha fatto sentire la sua presenza tra noi. Quel vento soffia ancora oggi nella nostra terra, nel nostro cuore e nella nostra mente.
5. Come professore poi rettore del seminario maggiore e poi come vescovo ho sempre seguito e approfittato del messaggio di questi sinodi, e non solo nell'insegnamento ma anche nell’accompagnamento dei seminaristi e fedeli.
6. Come orientali, forse non abbiamo approfittato molto di questi sinodi, dato il nostro esiguo numero, l’ambiente che sempre piena di problemi, di conflitti e di insicurezza, la società musulmana che considera la religione come una cosa sacra e immutabile non facilita il cambiamento. I nostri padri erano più coraggiosi di noi.
7. Ma abbiamo approfittato almeno di due sinodi, il sinodo per il Libano, e per il medio oriente e anche il sinodo per Asia. Siamo piccole Chiese, ci manca il personale, il metodo… Abbiamo bisogno d’essere aiutati e non isolati o marginati… Senza l’aggiornamento non c’è entusiasmo. Il messaggio del Vangelo è per sempre e per tutte le persone e culture… dunque l’aggiornamento è una esigenza e un impegno.
8. Il sinodo approfondisce la comunione e rinforza l’unità nella chiesa e l’universalità. Bisogna lavorare insieme con coraggio ed investire sulla formazione dei nostri preti, religiosi e religiose, fedeli per realizzare una "casa comune" dove tutti possiamo integrarci e amarci da veri cristiani.
9. Invito la chiesa a rivedere e studiare la situazione attuale degli suoi istituti per corrispondere alla situazione attuale in cui vivono i cristiani e per conservare la sua veridicità e lo zelo evangelico e pastorale.
10. Credo che ci sono certe cose nella chiesa che sono rimaste fuori uso, e non vanno bene per l'oggi e per le nostre realtà. Per questo è necessario formulare nuovi leggi adatti ai nostri tempi e fedeli. Spero che oggi il sinodo sulle famiglie ci darà un impulso per una nuova pastorale familiare.
11. Il concetto della sinodalità sia integrato nella vita e spiritualità della Chiesa insieme al principio della
sussidiarietà per un continuo aggiornamento e rinnovamento nella Chiesa.
12. Si auspica di fare molto più per un seguito dopo ogni sinodo per realizzare i risultati post sinodali nelle strutture della Chiesa. Grazie.