Sono più di 350 i cristiani rapiti nel Nord Est della Siria dai miliziani del cosiddetto Stato Islamico e alcuni di loro sono stati già uccisi. Almeno 3mila i cristiani in fuga dai villaggi attaccati. Molti di loro sono siro-cattolici. Ascoltiamo il patriarca della Chiesa siro-cattolica Ignace Youssif III Younan, al microfono di Sergio Centofanti:
E’ una situazione drammatica! Fra i cristiani, i civili, le centinaia di persone che sono state rapite, una ventina sono stati sicuramente già uccisi.C’è già chi parla di un genocidio di cristiani in Siria…
Sicuramente è un genocidio! Chiediamo ai nostri fratelli e sorelle dell’Europa, specialmente ai cattolici, ai veri cattolici, di pensare ai loro fratelli e sorelle del Medio Oriente che stanno sopportando queste persecuzioni.
Che appello lancia alla Comunità internazionale?
Lanciamo un appello alla giustizia. La Comunità internazionale - le Nazioni Unite, gli Stati Uniti, l’Unione Europea – purtroppo ci ha veramente tradito! Stanno solamente cercando i loro interessi economici nel petrolio. Sono alleati con sistemi di governo che sono fra i più integralisti del mondo, dove non ci sono libertà né religiose né civili e dove la donna non ha quasi nessun diritto. Ebbene, stanno dimenticando i loro principi di vera democrazia.
Come fermare i jihadisti?
Prima di tutto cessando di armare le cosiddette opposizioni moderate: non ci sono opposizioni moderate nel Medio Oriente! Finché noi non abbiamo una chiara separazione tra religione e politica, non avremo mai una vera, democratica e moderata opposizione. Tutto questo è solo una illusione!
Il Papa sta continuando a pregare per i cristiani perseguitati in Siria e in Iraq…
Esatto! Noi siamo molto, molto grati per a Sua Santità. Sin dall’inizio del suo Pontificato si è confrontato con questi drammi del Medio Oriente, dove ci sono persecuzioni, dove ci sono uccisioni e deportazioni. Abbiamo fiducia che il Santo Padre continuerà a difendere la causa dei deboli, di coloro che sono ignorati da quei Paesi che vedono solo il petrolio come ciò che salverà la loro economia. Questi popoli dell’Unione Europea, così come quelli dell’America Settentrionale, devono pensare che ci sono principi e valori su cui i loro stessi Paesi sono stati fondati e non devono tradire questi principi e questi valori. Noi sappiamo che il Santo Padre proclama ovunque che l’uomo non vive soltanto di pane, ma di ogni parola pronunciata dalla bocca del Signore e questo vuol dire parola di pace e di verità.
E’ una situazione drammatica! Fra i cristiani, i civili, le centinaia di persone che sono state rapite, una ventina sono stati sicuramente già uccisi.C’è già chi parla di un genocidio di cristiani in Siria…
Sicuramente è un genocidio! Chiediamo ai nostri fratelli e sorelle dell’Europa, specialmente ai cattolici, ai veri cattolici, di pensare ai loro fratelli e sorelle del Medio Oriente che stanno sopportando queste persecuzioni.
Che appello lancia alla Comunità internazionale?
Lanciamo un appello alla giustizia. La Comunità internazionale - le Nazioni Unite, gli Stati Uniti, l’Unione Europea – purtroppo ci ha veramente tradito! Stanno solamente cercando i loro interessi economici nel petrolio. Sono alleati con sistemi di governo che sono fra i più integralisti del mondo, dove non ci sono libertà né religiose né civili e dove la donna non ha quasi nessun diritto. Ebbene, stanno dimenticando i loro principi di vera democrazia.
Come fermare i jihadisti?
Prima di tutto cessando di armare le cosiddette opposizioni moderate: non ci sono opposizioni moderate nel Medio Oriente! Finché noi non abbiamo una chiara separazione tra religione e politica, non avremo mai una vera, democratica e moderata opposizione. Tutto questo è solo una illusione!
Il Papa sta continuando a pregare per i cristiani perseguitati in Siria e in Iraq…
Esatto! Noi siamo molto, molto grati per a Sua Santità. Sin dall’inizio del suo Pontificato si è confrontato con questi drammi del Medio Oriente, dove ci sono persecuzioni, dove ci sono uccisioni e deportazioni. Abbiamo fiducia che il Santo Padre continuerà a difendere la causa dei deboli, di coloro che sono ignorati da quei Paesi che vedono solo il petrolio come ciò che salverà la loro economia. Questi popoli dell’Unione Europea, così come quelli dell’America Settentrionale, devono pensare che ci sono principi e valori su cui i loro stessi Paesi sono stati fondati e non devono tradire questi principi e questi valori. Noi sappiamo che il Santo Padre proclama ovunque che l’uomo non vive soltanto di pane, ma di ogni parola pronunciata dalla bocca del Signore e questo vuol dire parola di pace e di verità.