"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

12 febbraio 2015

L’Arcivescovo caldeo di Kirkuk promuove una raccolta di sangue per le vittime del terrorismo

By Fides

Una campagna straordinaria per la raccolta di sangue, con l'intenzione di mostrare concretamente la solidarietà con le vittime del terrorismo jihadista e anche con le forze armate e i soldati curdi Peshmerga che proteggono la città dagli assalti delle milizie del Daesh (acronimo arabo usato per indicare il sedicente Stato Islamico). E questa l'idea promossa nei giorni scorsi da Mons. Yousif Thomas Mirkis, OP, Arcivescovo di Kirkuk dei Caldei, che martedì 10 febbraio ha fatto allestire una postazione per la raccolta di sangue presso la Cattedrale, dedicata al Sacro Cuore di Gesù. “L'iniziativa - ha spiegato l'Arcivescovo Yousif Thomas in un una dichiarazione pervenuta all'Agenzia Fides - vuole manifestare la nostra vicinanza ai soldati disposti a sacrificare la loro vita per proteggerci e a tutte le vittime del terrorismo. Doniamo il sangue per loro, e il sangue donato da ognuno si mescola con quello dell'altro quando viene usato nelle trasfusioni, così che non si può più distinguere il sangue dell'uno e dell'altro. Anche questo è un segno forte della nostra unità, nutrita dall'amore di Dio”.
Il 30 gennaio le milizie del Daesh avevano tentato un attacco a sorpresa contro Kirkuk, iniziato con un attentato-kamikaze realizzato presso un ex Hotel utilizzato come quartier generale della polizia locale. L'offensiva jihadista era stata poi respinta dalle milizie curde dei Peshmerga, che da mesi difendono la città, considerata strategica anche per il controllo delle risorse petrolifere.