By Asia News
La strage di Parigi, che ha prodotto 16 vittime innocenti e ha portato alla morte dei tre assalitori islamici, è "un terribile crimine che il Patriarcato caldeo condanna con forza. Ci appelliamo ai nostri fratelli musulmani: prendete l'iniziativa e, dall'interno, smantellate questa ideologia terroristica ed estremista". Lo scrive il Patriarca della Chiesa caldea, Mar Louis Raphael Sako, in un messaggio inviato ad AsiaNews.
La strage di Parigi, che ha prodotto 16 vittime innocenti e ha portato alla morte dei tre assalitori islamici, è "un terribile crimine che il Patriarcato caldeo condanna con forza. Ci appelliamo ai nostri fratelli musulmani: prendete l'iniziativa e, dall'interno, smantellate questa ideologia terroristica ed estremista". Lo scrive il Patriarca della Chiesa caldea, Mar Louis Raphael Sako, in un messaggio inviato ad AsiaNews.
Nel testo si legge: "Il Patriarcato caldeo condanna con forza i terribili crimini avvenuti in Francia in questi giorni, ed esprime la propria solidarietà e vicinanza alla popolazione francese e alle famiglie delle persone coinvolte". Davanti a ciò che sta accadendo nel mondo arabo e al di fuori della regione, scrive ancora Mar Sako, "avvenimenti senza precedenti e che minacciano le relazioni e la coesistenza, ci appelliamo ai nostri fratelli musulmani affinché prendano l'iniziativa dall'interno di smantellare questa ideologia terroristica ed estremista, costruendo al suo posto un'opinione pubblica islamica aperta e illuminata, che non accetta l'uso politico della religione".
Il futuro dell'umanità, conclude, "passa soltanto attraverso la convivenza in pace, armonia e cooperazione come avveniva prima dell'avvento delle frange radicali dedite alla violenza. Dobbiamo meritarci la nostra responsabilità storica e morale, diffondendo la cultura del riconoscimento, dell'accettazione e del rispetto dell'altro basandoci sul principio che recita: 'Non ci sia obbligo nella religione'. Portiamo avanti un dialogo onesto e saggio, una visione chiara e il rispetto religioso".
Il futuro dell'umanità, conclude, "passa soltanto attraverso la convivenza in pace, armonia e cooperazione come avveniva prima dell'avvento delle frange radicali dedite alla violenza. Dobbiamo meritarci la nostra responsabilità storica e morale, diffondendo la cultura del riconoscimento, dell'accettazione e del rispetto dell'altro basandoci sul principio che recita: 'Non ci sia obbligo nella religione'. Portiamo avanti un dialogo onesto e saggio, una visione chiara e il rispetto religioso".