By Asia News
Joseph Mahmoud
"Per la Chiesa caldea è un giorno di
lutto e di preghiera, perché l'anima [del Patriarca emerito] trovi il
riposo, ma è allo stesso tempo una giornata della memoria, per ricordare
quello che ha vissuto e patito in questi anni". Con queste parole,
affidate ad AsiaNews, Mar Louis Raphael I Sako rende omaggio
alla memoria del Patriarca emerito Emmanuel III Delly, scomparso nella
serata di ieri in un ospedale di San Diego (Stati Uniti) all'età di 87
anni. Il card Delly, racconta il Patriarca Sako, ha vissuto "più di 60
anni come sacerdote, 50 da vescovo e Patriarca, servendo sempre la
Chiesa in Iraq. Seppur in circostante molto critiche, egli ha saputo
rimanere fedele alla gente e alla sua patria".
Il Patriarca emerito ha vissuto come guida della Chiesa caldea uno
dei momenti storici e politici più difficili per la minoranza cristiana
caldea e per la nazione irakena. Egli, sottolinea Mar Sako, "ha sempre
saputo incoraggiare i fedeli, pur non potendo fare miracoli in un
contesto davvero cattivo: egli ha sofferto molto per le guerre e le
emigrazioni" dei cristiani. Per l'attuale Patriarca, il merito maggiore è
stato quello di "rimanere fedele alla sua carica di pastore, nel
seguire la sua gente.
La situazione era molto difficile, ma è rimasto qui, in Iraq, non ha
mai pensato di fuggire o di sottrarsi alle sue responsabilità". E, in
diversi casi, è intervenuto di persona "pagando il riscatto di sacerdoti
rapiti" quando il fenomeno dei sequestri dei cristiani - anche e
soprattutto fra i membri del clero - era diventata una prassi comune.
Bisogna imparare dalla storia e dalle vicende di personalità simili a
quelle del Patriarca Delly, che "hanno saputo rimanere fedeli [alla
missione] pur in tempi molto particolari".
Mar Sako conferma che verrà celebrata nei prossimi giorni una messa
di suffragio nella Cattedrale caldea di San Giuseppe a Baghdad, mentre
il funerale verrà officiato con molta probabilità negli Stati Uniti,
dove si è trasferita gran parte della famiglia di origine del porporato.
Per noi cristiani irakeni, conclude il Patriarca Sako, si avvicina la
Settimana Santa che conduce alla Pasqua di risurrezione; il ricordo del
card Delly si inserisce nel contesto di queste celebrazioni, "sono tempi
forti che invitano alla riflessione e alla preghiera, dobbiamo pensare,
rinnovarci, accettare le sofferenze come Gesù, per essere salvati".
Il Patriarca emerito Emmanuel III Delly è nato a Telkaif,
nell'arcieparchia di Mosul dei Caldei, il 27 settembre 1927 ed è stato
battezzato il 6 ottobre dello stesso anno. Si è laureato in teologia
alla Pontificia Università Urbaniana e in diritto canonico alla
Lateranense, in seguito ha conseguito la licenza in filosofia, sempre
all'Urbaniana. Ordinato sacerdote il 21 dicembre 1952 dal Cardinale
Pietro Fumasoni Biondi a Roma, nel Pontificio collegio urbano di
Propaganda Fide, era rientrato a Baghdad come segretario del patriarca
il 30 dicembre 1960. Il 7 dicembre 1962 viene eletto alla Chiesa
titolare di Paleopoli di Asia, con l'incarico di ausiliare del Patriarca
Paul II Cheikho, ricevendo l'ordinazione episcopale il 19 aprile 1963.
Nello stesso anno, in qualità di vescovo, era divenuto membro del
Concilio Vaticano II, al quale aveva partecipato dapprima come perito.
Nell'ottobre 2002 rinuncia all'incarico di vescovo ausiliare per
raggiunti limiti di età ma, poco più di un anno dopo, a pochi giorni
dalla cattura di Saddam Hussein, il 3 dicembre 2003 viene eletto dai
vescovi caldei Patriarca di Babilonia. Il suo ministero è caratterizzato
da violenze e terrore, dalla fuga della minoranza cristiana irakena che
vede dimezzarsi la sua popolazione; e ancora, dall'intervento militare
Usa che semina morte e distruzione, e lascia alle spalle un Paese ancora
oggi in grave difficoltà. A questo si aggiungono i sanguinosi attacchi
alle chiese di Baghdad e Mosul, i sequestri di vescovi e sacerdoti, le
esecuzioni mirate contro un gran numero di fedeli. Il 19 dicembre 2012
papa Benedetto XVI ha accolto la sua rinuncia al governo pastorale della
Chiesa Caldea; il 30 gennaio dell'anno successivo viene eletto il
successore, Mar Louis Raphael I Sako, arcivescovo di Kirkuk.