By Asia News
La polizia di Mosul, nel nord
dell'Iraq, ha rinvenuto il cadavere di una donna cristiana sgozzata. La
macabra scoperta è avvenuta oggi, in un'area dove la minoranza religiosa
da tempo è vittima di violenze e omicidi mirati, come avvenuto in
passato con le uccisioni del vescovo mons. Faraj Rahho (nel contesto di un sequestro) e di p. Ragheed Ganni. Fonti di AsiaNews in città confermano la morte della donna, Shdha Elias, una insegnante caldea di 54 anni.
"Lavorava come insegnante - precisa la fonte - in una scuola del
quartiere di al Bath, anche se abitava nel quartiere di bar Nirgal,
vicino all'università". Anche questa donna "si aggiunge alla lunga lista
dei martiri cristiani di Mosul". Tuttavia, non solo nel nord ma in
tutto l'Iraq emerge sempre più "una tensione fortissima tra sunniti e
sciiti" e, all'orizzonte, "non si intravedono soluzioni di pace e una
vera riconciliazione nazionale".
Mosul è una roccaforte del fondamentalismo sunnita wahabita, che ha
intrecciato stretti legami con l'Arabia Saudita. Esperti di politica
irakena spiegano che l'obiettivo è quello di "formare uno Stato in cui
vige la Sharia", con il Corano e la sunna come riferimenti legislativi e
"l'islam quale unica religione di Stato". E ai fedeli di altre
religioni non rimane altra scelta che convertirsi, oppure fuggire dal
Paese o pagare la tassa imposta ai non musulmani.
Da tempo la comunità cristiana nel nord dell'Iraq è vittima di
uccisioni mirate, rapimenti a scopo estorsivo e di una guerra incrociata
fra arabi, turcomanni e curdi per la conquista del potere e il
controllo degli enormi giacimenti petroliferi racchiusi nel sottosuolo.
In un decennio, le stime parlano di una minoranza "più che dimezzata" in
seguito all'esodo "biblico" causato dagli omicidi in serie. Una
personalità cristiana del governatorato di Mosul, che chiede l'anonimato
per sicurezza, conferma che in città "tante famiglie cristiane" sono
fuggite. "Hanno perso la fiducia in tutto - aggiunge la fonte - e il
governo è incapace di fare qualsiasi cosa per proteggerli. Quale futuro
si prospetta per i non musulmani, in questi Paesi in cui domina la
logica della violenza!".