By Asia News
Ancora sangue cristiano a Mosul, nel
nord dell'Iraq, dove un'autobomba ha ucciso uno studente universitario.
L'assassinio segue il ritrovamento, avvenuto ieri, del cadavere di
donna, Shdha Elias, insegnante caldea di 54 anni (cfr. AsiaNews 07/01/2013 Mosul: insegnante cristiana sgozzata, torna la paura in città).
Il doppio omicidio contro la minoranza religiosa conferma il clima di
violenza che si respira nell'area e in tutto il Paese, teatro di una
lotta confessionale fra sunniti e sciiti e di uno scontro per il potere
che ha per protagonisti arabi, curdi e turcomanni. Le precarie
condizioni di salute del presidente della Repubblica - il curdo Jalal
Talabani, colpito da ictus il mese scorso - e il clima di incertezza
politica alimentano le tensioni, mente l'esecutivo a Baghdad appare
sempre più impotente di fronte agli attacchi terroristi.
Fonti di AsiaNews a Mosul raccontano che l'autobomba è
esplosa questa mattina davanti al supermercato di Al Alamia, nei pressi
dell'università cittadina. La vittima è uno studente cristiano, Ayyoub
Fauzi Auyyoub Al Sheikh, all'ultimo anno della facoltà di medicina del
locale ateneo. I testimoni confermano che il giovane è deceduto sul
colpo, decine i feriti e i danni materiali causati dalla deflagrazione.
Da due settimane nella città di Mosul si respira un clima di grande
tensione, acuito dallo scontro fra i vertici dell'amministrazione locale
con l'esecutivo centrale a Baghdad. Il governatore Athil Al Nujjaifi -
sunnita e membro del partito islamista vicino ai Fratelli musulmani - è
fratello del presidente del Parlamento, Ussama Al Nujjaifi. Esperti di
politica irakena spiegano che "i sunniti detengono il potere nelle città
di Anbar, DIala, Salah addin', Tikrit, Mosul e Kirkuk grazie al
sostegno dei curdi"; una coalizione che costituisce un vero e proprio
"movimento di opposizione contro il Primo Ministro sciita Nouri al
Maliki". L'idea è quella di "dividere la nazione in cantoni".
Il tutto a spese delle minoranze, fra cui quella cristiana, che non
hanno alle spalle un sistema di potere o un movimento politico in grado
di tutelarne gli interessi. Dall'invasione statunitense del 2003, che ha
determinato la caduta del rais Saddam Hussein, i cristiani sono più che
dimezzati nel Paese. Tornando all'omicidio della donna, avvenuto ieri,
alcune fonti (dietro anonimato) raccontano che "viveva sola" ed era "un
facile bersaglio per i criminali", che "l'hanno uccisa con molta
probabilità nel corso di una rapina". Il suo corpo è stato composto e
seppellito sempre nella giornata di ieri. In passato Mosul ha registrato
omicidi eccellenti all'interno della comunità cristiana: fra tanti,
l'uccisione del vescovo mons. Faraj Rahho (nel contesto di un sequestro) e di p. Ragheed Ganni.