By AgenSIR
“Nella pace c’è progresso e prosperità. Chiunque divide le persone e crea il caos basato sulla religione, sull’etnia o sul genere non dovrebbe essere incluso tra i credenti in Dio”: lo scrive il card. Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, nel suo messaggio di Natale, diffuso attraverso il Patriarcato caldeo. “La nascita di Gesù – si legge nel messaggio – rappresenta la nascita di un nuovo essere umano come figlio di Dio” che si riflette “nel suo stile di vita, nelle sue opere e nelle sue parole”.
In questo modo “ogni essere umano trova in Gesù un perfetto esempio dell’umanità da seguire per raggiungere l’immagine e la somiglianza di Dio”. “Nonostante il male che è dentro l’uomo – scrive il cardinale – il cristiano ha abbastanza grazia per realizzare il progetto di rinnovamento interiore (la nuova nascita), unendosi al mistero della Pasqua di Gesù Cristo, in cui e con cui egli comprende il vero, ma ricco, significato della sofferenza, della morte e della risurrezione. Questa chiamata richiede impegno quotidiano, impegno, coraggio e duro lavoro”. Da qui l’impegno a favore della pace e dell’amore come indicato da una canzone di Natale che esorta a dare da bere a chi ha sete, a donare abiti a chi è nudo, ad asciugare le lacrime di piange, a riempire i cuori di speranza e ad allontanare desideri di vendetta. “A Natale la guerra si ferma e germoglia l’amore” scrive il card. Sako che conclude: “attraverso la testimonianza della nostra fede, le preghiere, l’amore e il contributo alla rinascita del nostro paese, della nostra società e del nostro mondo, ci ritroveremo a cantare con gli angeli alla vigilia di Natale, Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini di buona volontà. In questo modo, Dio sarà rivelato attraverso di noi al mondo”.
“Nella pace c’è progresso e prosperità. Chiunque divide le persone e crea il caos basato sulla religione, sull’etnia o sul genere non dovrebbe essere incluso tra i credenti in Dio”: lo scrive il card. Louis Raphael Sako, patriarca caldeo di Baghdad, nel suo messaggio di Natale, diffuso attraverso il Patriarcato caldeo. “La nascita di Gesù – si legge nel messaggio – rappresenta la nascita di un nuovo essere umano come figlio di Dio” che si riflette “nel suo stile di vita, nelle sue opere e nelle sue parole”.
In questo modo “ogni essere umano trova in Gesù un perfetto esempio dell’umanità da seguire per raggiungere l’immagine e la somiglianza di Dio”. “Nonostante il male che è dentro l’uomo – scrive il cardinale – il cristiano ha abbastanza grazia per realizzare il progetto di rinnovamento interiore (la nuova nascita), unendosi al mistero della Pasqua di Gesù Cristo, in cui e con cui egli comprende il vero, ma ricco, significato della sofferenza, della morte e della risurrezione. Questa chiamata richiede impegno quotidiano, impegno, coraggio e duro lavoro”. Da qui l’impegno a favore della pace e dell’amore come indicato da una canzone di Natale che esorta a dare da bere a chi ha sete, a donare abiti a chi è nudo, ad asciugare le lacrime di piange, a riempire i cuori di speranza e ad allontanare desideri di vendetta. “A Natale la guerra si ferma e germoglia l’amore” scrive il card. Sako che conclude: “attraverso la testimonianza della nostra fede, le preghiere, l’amore e il contributo alla rinascita del nostro paese, della nostra società e del nostro mondo, ci ritroveremo a cantare con gli angeli alla vigilia di Natale, Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini di buona volontà. In questo modo, Dio sarà rivelato attraverso di noi al mondo”.