"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

31 maggio 2018

Il Papa in Iraq, Greg Burke: nessun viaggio in programma


«Non c’è niente in programma»: così il portavoce vaticano Greg Burke smentisce le affermazioni di un possibile viaggio del Papa in Iraq diffuse ieri dall’ambasciatore iracheno presso la Santa Sede e rilanciate con grande enfasi dai media locali.
Omer Ahmed Karim Berzinji
, in una intervista al quotidiano iracheno Al Sabah, rilanciata dall’agenzia Nova, annunciava che il Pontefice si recherà in visita nel paese mediorientale e nella sua capitale Baghdad per «diffondere un messaggio di pace e solidarietà tra i fedeli delle varie religioni», senza aggiungere dettagli su una possibile data della visita.
Le dichiarazioni del diplomatico facevano seguito ad un incontro con il cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, avvenuto in Vaticano il 22 maggio scorso, durante il quale l’ambasciatore aveva espresso l’apprezzamento per la nomina cardinalizia del patriarca di Babilonia dei Caldei, Louis Raphael I Sako, nel Concistoro del 28 giugno prossimo. Un evento, riferiva Berzinji, che verrà celebrato con un ricevimento all’ambasciata dell’Iraq presso la Santa Sede che intende dimostrare l’intenzione di Baghdad di «stabilire le migliori relazioni» con il Vaticano, passo fondamentale per una eventuale visita del Papa.
Secondo quanto riferito dall’ambasciatore, il cardinale Parolin avrebbe confermato l’intenzione del Papa di recarsi in Iraq, affermando che Francesco potrebbe intraprendere la trasferta dopo la formazione del nuovo governo iracheno.