By Fides
Quest'anno il Natale del Signore per le Chiese che seguono il calendario
gregoriano cade di venerdì, giorno festivo anche per i musulmani. Per
questo, volendo offrire anche stavolta in maniera pubblica un segnale di
solidarietà delle istituzioni e di tutta la società verso i cristiani,
il governatore della provincia di Kirkuk, il curdo Necmettin Karim, ha
dichiarato che anche giovedì 24 dicembre, vigilia di Natale, sarà giorno
festivo, e tutte le istituzioni pubbliche della provincia, comprese le
scuole – si legge nel comunicato diffuso dall'ufficio del governatore e
pervenuto all'Agenzia Fides – osserveranno una giornata di riposo.
Così – ha sottolineato il governatore – anche i musulmani ptranno far sentire la propria vicinanza ai loro concittadini cristiani. La decisione è stata resa nota lunedì 14 dicembre, in occasione della riunione del Consiglio municipale di Kirkuk. Nel corso dell'incontro – riferiscono le fonti ufficiali del patriarcato caldeo, consultate dall'Agenzia Fides – il governatore ha anche rinnovato l'allarme per l'attività di “gruppi criminali che cercano di diffondere il terrore”.
Kirkuk dista meno di 180 chilometri da Mosul, e fin dal giugno 2014 ha resistito alle offensive e ai tentativi di espansione dei jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) soprattutto in virtù della protezione assicurata alla città dalle milizie curde Peshmerga. Le forze jihadiste occupano comunque una parte della provincia di Kirkuk, e rimangono a poche decine di miglia dal capoluogo. La situazione sul territorio è resa ancor più intricata dalla presenza nella regione di truppe inviate dalla Turchia con la giustificazione di dover proteggere la locale minoranza turcomanna.
Così – ha sottolineato il governatore – anche i musulmani ptranno far sentire la propria vicinanza ai loro concittadini cristiani. La decisione è stata resa nota lunedì 14 dicembre, in occasione della riunione del Consiglio municipale di Kirkuk. Nel corso dell'incontro – riferiscono le fonti ufficiali del patriarcato caldeo, consultate dall'Agenzia Fides – il governatore ha anche rinnovato l'allarme per l'attività di “gruppi criminali che cercano di diffondere il terrore”.
Kirkuk dista meno di 180 chilometri da Mosul, e fin dal giugno 2014 ha resistito alle offensive e ai tentativi di espansione dei jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) soprattutto in virtù della protezione assicurata alla città dalle milizie curde Peshmerga. Le forze jihadiste occupano comunque una parte della provincia di Kirkuk, e rimangono a poche decine di miglia dal capoluogo. La situazione sul territorio è resa ancor più intricata dalla presenza nella regione di truppe inviate dalla Turchia con la giustificazione di dover proteggere la locale minoranza turcomanna.